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| Repubblica - Palermo |
Blog di Piero Carbone (da Racalmuto, vive a Palermo). Parole e immagini in "fricassea". Con qualche link. Sicilincónie. Sicilinconìe. Passeggiate tra le stelle. Letture tematiche, tramite i tags. Materiali propri, ©piero carbone, o di amici ospiti indicati di volta in volta. Non è una testata giornalistica. Regola: se si riportano materiali del blog, citare sempre la fonte con relativo link. Contatti: a.pensamenti@virgilio.it Commenti (non anonimi). Grazie
sabato 13 aprile 2019
venerdì 12 aprile 2019
UN SANTO IN... QUATTRO: SAN VITALE TRA SICILIA, BASILICATA E CALABRIA. Tutti a Castronovo di Sicilia
Un antico sogno di Nino Di Chiara:
adunare a Castronovo di Sicilia
i rappresentanti di diverse comunità
- Agira
Castronovo
Roccabernarda
Roseto Capospulico -
nel segno della comune devozione a San Vitale
in occasione dei festeggiamenti del S.S. Crocifisso
Il Convegno
La bio-cucina
La Chiesa San Vitale
IL COPERCHIO DELLA POLITICA. Noticina minimina e smaragdoserie
Altrimenti va a finire che il coperchio della politica non riesca più a coprire neanche un pentolino.
SMARAGDOS, Lo scornabecco non è un animale. Parainedito
SMARAGDOS, Lo scornabecco non è un animale. Parainedito
giovedì 11 aprile 2019
SPETTACOLARE TEATRO DEL SOLE RITROVATO A PALERMO. Una periferia non più periferia
Dopo anni di incuria e abbandono, viene premiato il lavoro di recupero della Costa sud della II Circoscrizione comunale.
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Spettacolare Teatro del Sole "ritrovato" a Palermo, nel quartiere tra Brancaccio, Romagnolo ed Acqua dei Corsari in occasione della Festa della Polizia per il 167° anno dalla fondazione: 10 aprile 2019.
Aiutiamolo a farlo valorizzare come potrebbe e dovrebbe: una risorsa!
Pubblicato il: 10/04/2019 14:04
"Abbiamo voluto fare la Festa della Polizia nel quartiere Brancaccio, in questa splendida location che è il 'teatro del Sole' per recuperare il nostro territorio, ma anche per dare un messaggio forte ai giovani che devono dire no alla mafia". Lo ha detto il Questore di Palermo, Renato Cortese a margine della Festa della Polizia a Palermo. "I giovani - spiega Cortese - devono sapere che dicendo no alla mafia hanno sempre vicino la Polizia di Stato".
Video
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Inizia la Festa
Inizia la Festa
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Riconoscimenti ed encomi
https://www.facebook.com/100011596489725/videos/pcb.719015498494993/719014921828384/?type=3&theater
Riconoscimenti ed encomi
https://www.facebook.com/100011596489725/videos/pcb.719015498494993/719014921828384/?type=3&theater
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Inno di Maredolce e altri brani al Teatro del Sole di Acqua dei Corsari a Palermo, eseguiti dal Coro dell'ICS "Maredolce", a cura delle Prof.sse Maridina Saladino e Iolanda Cudia. Festa della Polizia 167° anniversario. Oltre trecento ragazzi della Primaria e della Secondaria di primo grado hanno partecipato all'evento assieme al migliaio delle altre scuole di Palermo.
Inno di Maredolce e altri brani al Teatro del Sole di Acqua dei Corsari a Palermo, eseguiti dal Coro dell'ICS "Maredolce", a cura delle Prof.sse Maridina Saladino e Iolanda Cudia. Festa della Polizia 167° anniversario. Oltre trecento ragazzi della Primaria e della Secondaria di primo grado hanno partecipato all'evento assieme al migliaio delle altre scuole di Palermo.
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Prefetto di Palermo in rassegna alla Festa della Polizia di Stato. Il ruolo delle donne. Messaggio del presidente della Repubblica
https://www.facebook.com/100011596489725/videos/pcb.719022568494286/719021621827714/?type=3&theater
Prefetto di Palermo in rassegna alla Festa della Polizia di Stato. Il ruolo delle donne. Messaggio del presidente della Repubblica
https://www.facebook.com/100011596489725/videos/pcb.719022568494286/719021621827714/?type=3&theater
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Il questore di Palermo Renato Cortese con i ragazzi dell'Istituto Maredolce in occasione della Festa della Polizia al Teatro del Sole di Brancaccio-Romagnolo-Acqua dei Corsari. Conclusione sulle note de La vie en rose con invito a replicare la gradita esibizione in Questura sposando l'Educazione alla legalità con la bellezza dei luoghi e della musica!
https://www.facebook.com/100011596489725/videos/pcb.719035618492981/719034125159797/?type=3&theater
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Hava Nagila al "ritrovato" Teatro del Sole di Palermo con i ragazzi del Maredolce per la Festa della Polizia
https://www.facebook.com/100011596489725/videos/719038385159371/?id=100011596489725
Foto e video ©piero carbone
***Un recupero che viene da lontano
https://salviamolacostadiromagnolo.wordpress.com/2013/06/29/a-palermo-il-primo-coordinamento-di-associazioni-per-il-recupero-della-costa-sud/ (consultato il 10 aprile 2019)
Il questore di Palermo Renato Cortese con i ragazzi dell'Istituto Maredolce in occasione della Festa della Polizia al Teatro del Sole di Brancaccio-Romagnolo-Acqua dei Corsari. Conclusione sulle note de La vie en rose con invito a replicare la gradita esibizione in Questura sposando l'Educazione alla legalità con la bellezza dei luoghi e della musica!
https://www.facebook.com/100011596489725/videos/pcb.719035618492981/719034125159797/?type=3&theater
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Hava Nagila al "ritrovato" Teatro del Sole di Palermo con i ragazzi del Maredolce per la Festa della Polizia
https://www.facebook.com/100011596489725/videos/719038385159371/?id=100011596489725
Foto e video ©piero carbone
***Un recupero che viene da lontano
https://salviamolacostadiromagnolo.wordpress.com/2013/06/29/a-palermo-il-primo-coordinamento-di-associazioni-per-il-recupero-della-costa-sud/ (consultato il 10 aprile 2019)
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lunedì 8 aprile 2019
IL SICILIANO GIUSEPPE BONAVIRI E IL PREMIO NOBEL. L'articolo di Luigi Saitta e il prossimo libro di Dagmar Reichardt
Lo scorso 21 marzo 2019 Dagmar Reichardt, innamorata e promotrice della cultura siciliana nel mondo, ricordava sul suo blog che dieci anni prima era morto lo scrittore Giuseppe Bonaviri. Chi altri l'ha fatto in Italia e in Sicilia?
In chat privata apprendo del suo libro su Bonaviri che uscirà la prossima estate e mi viene segnalato un articolo di Luigi Saitta pubblicato sul sito succedeoggi.
In chat privata apprendo del suo libro su Bonaviri che uscirà la prossima estate e mi viene segnalato un articolo di Luigi Saitta pubblicato sul sito succedeoggi.
Precedentemente, Dagmar aveva coinvolto Luigi Saitta nel Convegno internazionale A.I.P.I. di Budapest nel 2016 il cui contributo, "Il sincretismo nell'universo culturale di Giuseppe Bonaviri", è stato inserito nel volume Italia transculturale, a cura di Dagmar Reichardt e Nora Moll, Franco Cesati Editore, Firenze 2018. P. C.
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| http://www.succedeoggi.it/2019/03/quel-nobel-mancato-per-un-solo-voto/ |
Giuseppe Bonaviri a dieci anni dalla morte
Quel Nobel mancato per un solo voto
di Giuseppe Saitta
Ricordo del medico scrittore siciliano apprezzato fin dal suo esordio da Vittorini.
Celebrato all’estero, tanto da sfiorare nel 2004 il prestigioso riconoscimento svedese, il suo grande patrimonio memoriale e letterario sarà ora destinato ai Beni Culturali
Non sono in molti a sapere che Giuseppe Bonaviri, il medico scrittore siciliano più volte entrato nella rosa dei candidati al Premio Nobel per la letteratura, nel 2004 soltanto per un voto aveva mancato il prestigioso riconoscimento.
Lo ha rivelato, qualche tempo fa, nel corso di un convegno dedicato a Bonaviri, la moglie Raffaella, affermando che il particolare le era stato segnalato con una lettera riservata da parte dell’Accademia svedese.
E ancora.
Nel corso dello stesso simposio Donato Tamblè, già Soprintendente archivistico per il Lazio e consigliere del Centro Studi Internazionale Giuseppe Bonaviri ha annunciato che tutte le opere pubblicate, gli scritti inediti, i manoscritti, le lettere, le carte private, gli appunti agli amici e ai familiari, insomma tutto quello che appartiene oggi, a dieci anni dalla scomparsa (avvenuta a Frosinone il 21 marzo del 2009), al grande patrimonio memoriale e letterario dello scrittore, costituiranno un grande archivio presso i Beni Culturali.
Ma chi è stato Bonaviri, quale la sua importanza, la sua incidenza nel panorama letterario italiano?
Nato a Mineo, in provincia di Catania, Bonaviri, prima di essere scrittore, era medico, medico cardiologo. Aveva svolto il servizio militare in Piemonte, a Casalmonferrato, con il grado di ufficiale medico, e lì aveva terminato la stesura del suo primo libro, Il sarto della strada lunga (nel 1954), che aveva ottenuto grande considerazione e approvazione da parte di Elio Vittorini, e per questo pubblicato da Einaudi.
Fu l’inizio di una vastissima produzione letteraria.
Davvero impressionante la mole delle sue opere, dai romanzi alle poesie, alla saggistica, alla produzione teatrale.
Opere tradotte in tutto il mondo e che gli valsero l’attenzione dell’Accademia di Stoccolma.
Quasi impossibile menzionarle tutte.
Da La divina foresta a Notti sull’altura, a Silvinia, a L’infinito lunare a Il vicolo blu a L’incredibile storia di un cranio. Opere con in primo piano, quasi sempre, la Sicilia.
La Sicilia di Bonaviri come infanzia, come natura, come luogo delle rimembranze, come approdo finale dell’anima.
Uno scrittore cosmico nel senso vero della parola, con conoscenze, saperi, intuizioni che vanno dalla letteratura all’astronomia, dalla medicina (e questo è ovvio dato che era medico) alla fisica, alla biologia, dalla linguistica alla storia delle religioni, alla mitologia classica, in un sorprendente caleidoscopio di scienza tuttologica.
Ma un autore, Bonaviri, che sfugge a ogni catalogazione, che è sempre stato oltre i canoni e le mode, mai conformista o legato a schemi precostituiti, costantemente fuori dal coro.
E forse, proprio per questo, non completamente conosciuto (e apprezzato) in Italia per il valore che invece meritava, e che merita, ovviamente.
E se la critica italiana appare alquanto silente nei confronti di questo grande letterato, non così si può dire per quella internazionale.
Nel 2015 Dagmar Reichardt, allora docente all’università olandese di Groningen e traduttrice in tedesco di molti libri dello scrittore, ha organizzato a Ginevra, in collaborazione con l’università svizzera e con la Fondazione Erica Sauter, un grande simposio cui hanno partecipato studiosi americani, spagnoli, tunisini e romeni.
Nel 2016 la stessa Reichardt, attualmente docente all’Accademia di Cultura di Riga, in Lettonia, si è fatta promotrice di altri due convegni, sempre dedicati a Bonaviri, a Vienna e a Budapest.
Oggi si va verso una letteratura documentaristica, giornalistica, agganciata alla realtà quotidiana.
Tutto il contrario degli scritti di Bonaviri, del secondo Bonaviri.
C’è da fare, infatti, una precisazione, in quanto si può dire che l’opera dello scrittore siciliano viva due fasi diverse (ma non necessariamente contrapposte).
Nella prima abbiamo uno scrittore nostalgico, ostaggio consapevole degli insopprimibili ricordi della sua infanzia, delle memorie di Mineo, dei rimpianti di un mondo antico che non c’è più nella realtà ma che vive, incancellabile, nella sua mente. Questa è la prima fase della sua vita letteraria. Un autore che fa del realismo, del verismo alla Verga, alla Capuana, l’asse portante della sua scrittura.
Ma c’è una seconda fase, forse la più importante, o, in ogni caso, la più moderna, che abbandona, o meglio, pone in secondo piano le memorie isolane per creare universi fantastici, avventure straordinarie, visioni e miraggi di mondi lontani, inafferrabili, irraggiungibili.
Dal sito:
http://www.succedeoggi.it/2019/03/quel-nobel-mancato-per-un-solo-voto/ (pagina consultata il 7 aprile 2019)Celebrato all’estero, tanto da sfiorare nel 2004 il prestigioso riconoscimento svedese, il suo grande patrimonio memoriale e letterario sarà ora destinato ai Beni Culturali
Lo ha rivelato, qualche tempo fa, nel corso di un convegno dedicato a Bonaviri, la moglie Raffaella, affermando che il particolare le era stato segnalato con una lettera riservata da parte dell’Accademia svedese.
E ancora.
Nel corso dello stesso simposio Donato Tamblè, già Soprintendente archivistico per il Lazio e consigliere del Centro Studi Internazionale Giuseppe Bonaviri ha annunciato che tutte le opere pubblicate, gli scritti inediti, i manoscritti, le lettere, le carte private, gli appunti agli amici e ai familiari, insomma tutto quello che appartiene oggi, a dieci anni dalla scomparsa (avvenuta a Frosinone il 21 marzo del 2009), al grande patrimonio memoriale e letterario dello scrittore, costituiranno un grande archivio presso i Beni Culturali.
Nato a Mineo, in provincia di Catania, Bonaviri, prima di essere scrittore, era medico, medico cardiologo. Aveva svolto il servizio militare in Piemonte, a Casalmonferrato, con il grado di ufficiale medico, e lì aveva terminato la stesura del suo primo libro, Il sarto della strada lunga (nel 1954), che aveva ottenuto grande considerazione e approvazione da parte di Elio Vittorini, e per questo pubblicato da Einaudi.
Fu l’inizio di una vastissima produzione letteraria.
Davvero impressionante la mole delle sue opere, dai romanzi alle poesie, alla saggistica, alla produzione teatrale.
Opere tradotte in tutto il mondo e che gli valsero l’attenzione dell’Accademia di Stoccolma.
Quasi impossibile menzionarle tutte.
Da La divina foresta a Notti sull’altura, a Silvinia, a L’infinito lunare a Il vicolo blu a L’incredibile storia di un cranio. Opere con in primo piano, quasi sempre, la Sicilia.
La Sicilia di Bonaviri come infanzia, come natura, come luogo delle rimembranze, come approdo finale dell’anima.
Ma un autore, Bonaviri, che sfugge a ogni catalogazione, che è sempre stato oltre i canoni e le mode, mai conformista o legato a schemi precostituiti, costantemente fuori dal coro.
E forse, proprio per questo, non completamente conosciuto (e apprezzato) in Italia per il valore che invece meritava, e che merita, ovviamente.
E se la critica italiana appare alquanto silente nei confronti di questo grande letterato, non così si può dire per quella internazionale.
Nel 2015 Dagmar Reichardt, allora docente all’università olandese di Groningen e traduttrice in tedesco di molti libri dello scrittore, ha organizzato a Ginevra, in collaborazione con l’università svizzera e con la Fondazione Erica Sauter, un grande simposio cui hanno partecipato studiosi americani, spagnoli, tunisini e romeni.
Nel 2016 la stessa Reichardt, attualmente docente all’Accademia di Cultura di Riga, in Lettonia, si è fatta promotrice di altri due convegni, sempre dedicati a Bonaviri, a Vienna e a Budapest.
Tutto il contrario degli scritti di Bonaviri, del secondo Bonaviri.
C’è da fare, infatti, una precisazione, in quanto si può dire che l’opera dello scrittore siciliano viva due fasi diverse (ma non necessariamente contrapposte).
Nella prima abbiamo uno scrittore nostalgico, ostaggio consapevole degli insopprimibili ricordi della sua infanzia, delle memorie di Mineo, dei rimpianti di un mondo antico che non c’è più nella realtà ma che vive, incancellabile, nella sua mente. Questa è la prima fase della sua vita letteraria. Un autore che fa del realismo, del verismo alla Verga, alla Capuana, l’asse portante della sua scrittura.
Ma c’è una seconda fase, forse la più importante, o, in ogni caso, la più moderna, che abbandona, o meglio, pone in secondo piano le memorie isolane per creare universi fantastici, avventure straordinarie, visioni e miraggi di mondi lontani, inafferrabili, irraggiungibili.
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| https://www.dagmar-reichardt.net/publications |
Link correlati:
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https://amedit.me/2011/03/23/bonaviri-il-sarto-della-parola/
https://www.cinemaitaliano.info/bonaviriritratto
https://www.cinemaitaliano.info/bonaviriritratto
AIPI
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Ennio Morricone e Bonaviri
https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2001/05/04/ode-di-morricone-apre-il-conservatorio.html
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