lunedì 31 dicembre 2018

LA "PENSATA" DEL CONIGLIO E IL CORAGGIO DEI PUSILLANIMI. Smaragdoserie




Un coniglio s’accorge d’essere coniglio quando ode il sonaglio (legato al collo) del furetto. Se si trova nella tana e sta per uscire può scegliere di rinculare fino al fondo del cunicolo o andare avanti: nell’un caso e nell’altro dovrà fare i conti con i denti aguzzi del furetto. Oppure... si mette a fare lo scemo ed esibisce smorfie e linguacce sperando che il furetto lo scambi per un umano, per un buffone da circo e tra le risate si arresti, arretri e, ridendo ridendo, se ne vada, lasciando a lui intatta la pelle. Chissà?!



E poi ci sono i coraggiosi dello "schiaffo del soldato": “cafuddranu” forte e, subito dopo aver colpito alle spalle, per gioco, mimetizzano la propria mano tra le mani alzate degli altri mentre le girano a mulinello, festosamente domandando: cu fu? cu fu? cu fu? Come quei tali che si nascondono dietro l’anonimato o uno pseudonimo per fare i gradassi: se non sono pusillanimi sono vigliacchi! Per gioco, si capisce!

SMARAGDOS, Lo scornabecco non è un animale. Parainedito

1 commento:

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