sabato 21 dicembre 2013

ANCHE RADIO "AL MINSAR" FACEVA SENTIRE LA SUA VOCE





Musica, interviste, attualità, messe trasmesse in diretta, tutto questo e altro ancora è stata radio "Al Minsar", un luogo di incontro, una vera e propria palestra per tanti che amavano la musica o compitavano sogni da futuri musicisti presentatori giornalisti. 

Nel piccolo locale acusticamente isolato con polistirolo e contenitori in cartone delle uova, messo a disposizione dall'arciprete don Alfonso Puma, pulsava un cuore che irradiava musica allora di moda ma anche iniziative e idee che facevano tendenza.

 Forse nel titolo arabeggiante che affonda nelle vicissitudini storiche del paese, suggerito da Padre Puma, vi erano sottesi messaggi e intenzioni, fatto sta che è stata una realtà viva, ricca di fermenti, che ha coinvolto decine e decine di giovani che potrebbero con le loro testimonianze ricostruire quel segmento di una piccola grande storia. 

In ordine sparso, animatori della radio e della rassegna (in attesa di aggiungerne altri, man mano segnalati, alcuni scaturiti da una chiacchierata con Ignazio Licata): Vittorio Lauricella, Peppino Agrò, Piero Baiamonte, Cosimo Palermo, Luigi Castiglione, Giovanni e Salvatore Bufalino Maranella... 
Aggiungo con piacere la terna dei nomi che mi viene segnalata e che sta all'origine della radio stessa e degli iniziali successi: Angelo Marchese,  Santino Petruzzella e lo zio di questi, Benito.
Il conduttore Ignazio Licata, tra i principali animatori.


Tra le varie iniziative negli Anni Ottanta sotto la sua insegna si è organizzato ogni anno per il 26 dicembre un nostrano "Zecchino d'oro" che ha coinvolto tanti ragazzi, tanti musicisti, tanti presentatori, tanti ospiti. 
L'anno in cui presentava Luigi Castiglione ho recitato alcune poesie tra le quali, se il  ricordo non mi inganna,  La vinuta di lu Papa, Sì na vipera-sirpenti, Totò e Tatà...
La "Rassegna della canzone dei bambini" si svolgeva al cine-teatro "Vittoria".


Cine-teatro "Vittoria" Racalmuto, 26 dicembre 1983


Se l'occhio non si esercita, non vede,

se la pelle non tocca, non sa,

se l'uomo non immagina, si spegne.

Danilo Dolci. Il limone lunare. 
Poema per la radio dei poveri cristi. 




6 commenti:

  1. Quello di Ignazio non è un semplice commento ma una ricognizione storica vera e propria: in questo modo si ricompone la memoria collettiva.
    Ignazio Licata su fb e per il blog:


    "Racalmuto era uno dei pochi paesi della nostra provincia che non aveva una radio privata, erano gli anni 80, primi mesi del 1980, quando dalla mente di Santino Petruzella, ma sopratutto dalla sua abilità nel costruire un piccolo trasmettitore sotto l'attenta guida dello zio "lu zi Benito" nasce la prima radio privata Racalmutese. Di quel nucleo iniziale fanno parte altri amici, Bartolomeo Scibetta, Angelo Marchese, le prime trasmissione partono dai locali antistanti la chiesa di San Giuliano, li la radio resta poco, per trasferirsi successivamente presso i locali di Via della repubblica dove resterà per circa 10 anni sotto l'ala protettrice dell'Arciprete Alfonso Puma a cui si deve il nome della Radio.I primi anni di Radio Alminsar sono stati bellissimi, pieni di entusiasmo e di iniziative, con un po' di narcisismo devo ammettere che il meglio della gioventù di quegli anni si è alternato al microfono della radio, la pubblicità veniva curata dal grandissimo Benito Cacciato, senza far torto a nessuno volevo ricordare alcune voci di punta della radio, da Raffaella Picone, Luigi Castiglione, Peppino Agrò, Vincenzo Provenzano, Nicola Scibetta, Lorella Farrauto, Gigi Restivo,Filippo Tapparello Nicolo' Giangreco e tanti altri che non ricordo, facevano parte di quel nucleo originario anche Giancarlo Macaluso il quale assieme a Gaetano Savatteri curavano un settimanale informativo con dei jingles registrati con la voce di Luigi Galluzzo.Per anni la radio, quella radio è stata un punto di riferimento per tanti giovani, un punto di riferimento per tutto il paese, come non ricordare L'Arciprete Alfonso Puma e il suo Pensiero del mattino, puntualmente andato in onda per anni alle 8 del mattino con la rubrica il santo del giorno dove puntualmente L'arciprete ricordava gli amici o conoscenti che portavano il nome del santo facendo loro gli auguri.Radio Alminsar è stata anche la radio che per prima ha trasmesso in diretta tanti consigli comunali, tante manifestazioni culturali che si svolgevano in quel periodo, la stessa Rassegna delle canzoni per bambini puntualmente ogni 26 di dicembre, la Santa Messa in onda ogni domenica dalla Chiesa madre, un settimanale dal nome "ECCLESIA" prodotto e distribuito dalla CEI, insieme ad altre emittenti cattoliche della provincia Radio Alminsar faceva parte di un circuito provinciale Radio Rete, che trasmetteva a rete unificate un'ora di trasmissione al giorno. L'ultimo ricordo è per l'amico tuttofare il grande Giovanni Bufalino. Caro Piero Carbone questa Radio insieme a tante altre attività tenevano il paese più vivo, più sveglio, questi sono alcuni ricordi scritti per il tuo blog archivioepensamenti, spero di non aver fatto torto a nessuno, la mente fa brutti scherzi sicuramente ho dimenticato tante persone, a cui chiedo scusa !!"

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  2. Era l´estate del 1979 , e Benito Rizzo nella sua falegnameria, con il nipote Santino Petruzzella costruirono con dei pezzi di recupero , il primo trasmettitore FM . Ricordo Santino con il suo motorino che andava su e giu per il paese , con una radio per vedere quale fosse la portata del trasmettitore , che allora non doveva superare , alcune centinaia di metri . E al microfono c ero io con nove anni , che continuavo a ripetere : prove tecniche di trasmissione . Che " Saudade " .

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  3. Commenti al post su fb:

    Alfonso Marchese:
    Hey! Che Ricordi! Ogni anno quando arrivavo a Racalmuto in estate era la radio che ascoltavo sempre ...

    Eduardo Chiarelli:
    E chi non si ricorda delle canzoni che si dedicavano ad amici e parenti, che si richiedevano telefonando alla radio, o, per chi non avesse telefono, facendo reperire bigliettini scritti.

    Santina Merulla:
    Bellissimi tempi, io ho partecipato per molti anni a questo festival!! e ho vinto per ben due volte il primo posto..... mamma mia che ricordi .... grazie Ignazio per avermeli ricordati. Mi ricordo che i bambini venivano preparati da VITTORIO LAURICELLA CON PIERO BAIAMONTE , TOTUCCIO PALERMO ED ALTRI, ORA NN RICORDO I NOMI. I bambini me compresa a quei tempi eravamo emozionati di cantare davanti un pubblico e la cosa più bella era che: il giorno seguente RADIO ALMINSAR trasmetteva tutte le canzoni e io mi sentivo importante ero così felice Ma sopratutto in paese c'era atmosfera.

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  4. Salvatore Bufalino Maranella su fb:

    Siamo cresciuti con la gioia di trasmettere musica, e condividere bei momenti insieme a tanti Amici...

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  5. I FAMOSI CENTO PASSI ?
    La prima radio fm ad arrivare nell'etere racalmutese è stata Radio Pal Canicatti, sicuramente meno popolare e commerciale della mitica C.R.M. di Mussomeli. I cento passi che separavano via della Repubblica dal palazzo comunale, che secondo il Dottor Salvo nessuno ha voluto percorrere, sicuramente ha più amici Lei di quanti ne ho io che all'interno di quel palazzo abbiano fatto carriera.Sicuramente non stavamo zitti come Lei vuol far credere, come la battaglia portata avanti sul rispetto dell'orario di lavoro dei dipendenti comunali oppure le polemiche scatenate nel realizzare certe opere pubbliche, sicuramente quella era un'altra Racalmuto, molto diversa dall'attuale, noi, se mi permette eravamo molto giovani, un po incoscienti, forse ha ragione Lei eravamo distratti dai dischi, dalla musica, Lei sicuramente era distratto da quello che vedeva all'esterno di Radio Alminsar, ma al di fuori dell'amico Castiglione non c'era tutto questo rapporto idilliaco tra noi e la DC.
    Ignazio Licata

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  6. ANNI BELLI E PROPOSITIVI QUELLI SEGNATI DALLE RADIO LIBERE. RICORDO LA PRIMA RADIO PRIVATA CHE RIUSCI A VALICARE LE COLLINE RACALMUTESI, PARECCHIO OSTILI ALLA MODULAZIONE DI FREQUENZA, FU' RADIO MUSSOMELI CON LA VOCE DEL "FAMOSO" ENZO LA GRECA. ANNI DI FERVORE , IN CUI NON MANCAVANO, ALLORA COME ORA, LE POLEMICHE TRA LA RADIO DELLA CHIESA DELLA DEMOCRAZIA CRISTIANA E QUELLA PIU' POPOLARE, FILO COMUNISTA. RICORDO LE RIVALITA', LA CORSA AL POTENZIAMENTO: I MIXER CON PIU' CANALI, LE ANTENNE CON QUATTRO DPOLI, LE TESTINE NUOVE DA SOSTITUIRE AL PIATTO, LA CORSA AL WATTAGGIO. MA CON MOLTO RAMMARICO SINCERAMENTE NON RICORDO CHE MAI DA QUEI MICROFONI NESSUNO, CONSIDERATA LA BREVE DISTANZA CHE DIVIDEVA IL PALAZZO DEL COMUNE DALLE ANTENNE, CIRCA "CENTO PASSI" , APPROFITTO' MAIPER GRIDARE NEL TENTATIVO DI MIGLIORARE IL FUTURO DEL PAESE.
    TANTA BELLA MUSICA, TANTA PASSIONE, UN SANO PASSATENPO, UNA BELLA DISTRAZIONE. ALTRO CHE DROGHE!! OGGI PERO 'PENSO SIA STATA UNA OCCASIONE MANCATA; POICHE' MAI NESSUNO APPROFITTO' DI QUEL MICROFONO PER GRIDARE CHE A CENTO PASSI DA LI' SI TRUCCAVANO I CONCORSI PER UN POSTO DI LAVORO AL MUNICIPIO. INSOMMA NESSUNO DI NOI, DI QUEI RAGAZZINI , AL DI LA' DELLE ALLORA POLEMICHE SE FOSSE GIUSTO SCRIVERE "SPEAKER O SPEACHER", EBBE MAI IL CORAGGIO DI GRIDARE ALLA "RADIO OUT" MANIERA I NOMI. MAGARI QUELLE RADIO NON ERANO POI COSI' LIBERE? O FORSE LA PASSIONE E IL FASCINO DELL' ETERE, GLI LP E L'ARRIVO DELL' HIFI HA PREVALSO E CI HA DISTRATTI PARECCHIO? COMUNQUE PLAUDO PIERO POICHE' OGGI NECESSITA RIPARTIRE PROPRIO DA DOVE CI ERAVAMO LASCIATI. MiScuso per la forma, ma scrivo dallo smart.
    BUON ASCOLTO....A DOPO LA PUBBLICITA'. Giovanni Salvi

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