sabato 31 maggio 2014

PADRE CIPOLLA VOLEVA DIMETTERSI


Mi fa piacere del rinnovato interesse per Padre Cipolla anche grazie alla pubblicazione di alcuni documenti che lo riguardano, da me  salvati in extremis poco prima del 1980. In seguito racconterò come.
Le lettere ritrovate sono state in gran parte digitate.
 Del resto, a prescindere dalle carte,  egli è vivo in quanto molte attività sociali si svolgono nel caseggiato di via Cesare Cantù, secondo precisi orientamenti testamentari.  Anche se sarebbe stato opportuno conservare una stanza come una sorta di museo, con il mobilio e altri arredamenti vari tra cui la credenza dove i documenti sono stati in parte trovati.

Su padre Cipolla ho già scritto una tesi, ma riguardante la formazione e l'attività pastorale, e che doveva essere pubblicata da Mons. Cataldo Naro. L'avremmo presentata con un apposito convegno a Racalmuto secondo gli accordi presi con l'arciprete Alfonso Puma. Per vari motivi purtroppo non se n'è fatto nulla. Per fortuna ci sono segnali di interessamento anche da padre del nuovo arciprete Diego Martorana.

 Mi riprometto di integrare lo studio iniziale, prima, si spera, della pubblicazione che intendo un atto dovuto alla memoria di Padre Cipolla, alla sensibilità di mons. Cataldo Naro che ha apprezzato la figura di Padre Cipolla e il lavoro di recupero svolto. Dovuto soprattutto alla verità, nei modi e nella misura in cui sarà possibile accertarla e affermarla.                                                                                           Piero Carbone









Petizione al “Beatissimo Padre”
(Racalmuto, 24 gennaio 1912) ?  


        Beatissimo Padre,

        I sottoscritti componenti il Consiglio di Amministrazione della Cooperativa Agricola Maria Ssma Immacolata fondata in Racalmuto, umilmente prostrati ai piedi di Vostra Santità (1) espongono, che Cassiere di quest’Opera economico-sociale è il Sac. Giuseppe Cipolla fu Alfonso, nominato dall’Assemblea Generale dei Soci ad unanimità di voti.

        Ossequentissimo (sic) il Sac. Giuseppe Cipolla alla sovrana disposizione (2) della Santità Vostra del 18 Novembre u.s., vuole rassegnare le dimissioni di tale carica.

         Or gli esponenti, temendo che da queste dimissioni la cooperativa possa (3) correr pericolo della sua stessa esistenza, tanto necessaria al Comune di Racalmuto; si permettono implorare dalla Santità Vostra la grazia, che il Sac. Cipolla possa rimanere nella carica dall’Assemblea affidatagli.
          Tanto sperano.
           E implorando l’Apostolica Benedizione, si raffermano

           Racalmuto, ...

           N.N. Presidente
           N.N  Consigliere
                       

            1 spedita il giorno 20 Dicembre 1912 (4)
            2 spedita il 24 Gennaio 1912
            3 spedita Racalmuto 12 aprile 1917
            4 spedita in Girgenti il 1 Novembre 1916


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(1) Espressione cassata: “si permettono”.
(2) Espressione cassata: “ Pontificia del 18”.
(3) Espressione cassata: “soffrire”.
(4) Le quattro date sono indicate con diverso inchiostro o a matita in calce alla lettera.

(5) Sul retro del foglio vi sono le seguenti annotazioni con grafia di Padre Cipolla: “Suor Gesù (?) Lentini  Rimb: £ 235 – Lentini Marietta dep: £ 100 – Tirone Vincenzo dep: £ 25. Scriverò Carrubba Maria fu Calogero £ 100 – Salvo Paolo rimborsa £ 500 – Maria Rosina Dep: £ 500 Libro N. 151 – Carmela Marranca fu Raff: Dep £ 700 Libro N 150”




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