giovedì 29 maggio 2014

NEL NOME DEI QUARTIERI


Rimangano almeno le parole



Chi doveva dirlo che l'universalismo o globalizzazione, insomma il maggior nemico del localismo, sarebbe stato il suo maggiore alleato, come dire,  l'omologante Mc Donald che fa rivalutare l'unicità del panino cu a meusa, l'OGM che fa rinverdire la tumminìa o l'universale e gassosa cocacola che fa apprezzare  il passito di Pantelleria e la bontà delle cipolle rosse di Tropea! 
L'universale che omologa e appiattisce spinge a rivalutare il particolare che conferisce identità, sia pure la sagra del cappero!

Insomma, se trasferiamo queste dinamiche alla cultura, alle tradizioni e al linguaggio possiamo dire di essere nella fase del ritorno, della riappropriazione di un mondo, del nostro, ognuno del proprio, il mondo dei sapori antichi, delle tradizioni dismesse, dei dialetti perduti. Internet docet: virtualmente si cerca di riaffermare il molecolare mondo delle varietà, delle particolarità, dei microcosmi, in particolare, dei linguaggi, dei dialetti, delle parlate. 







Si vedano, a testimonianza abbondante di ciò, le endemiche iniziative dei gruppi fb: 
- Sei di Campobello se... - Sei di Racalmuto se...  - Sei di Carrapipi se...  - Portiamo avanti la lingua siciliana e la poesia nei dialetti d'Italia - Proverbi e modi di dire dei paesi della provincia agrigentina, Proverbi popolari: Prizzi, etc etc etc. 
O per non fare torto a nessuno, per omessa citazione, cercate su un motore di ricerca dove vi conducono le parole "siciliano" "poesie siciliane" "feste popolari siciliane" "sagre in Sicilia" "ricette siciliane". Vi troverete anche un Raduno di Cane da mannara noto come Mastino o Pastore siciliano.

La lingua siciliana e ciò che essa veicola non più pascolo per nostalgici o iniziati, poeti popolari o elitari accademici. 
Ora sta diventando terreno fertile anche per la canzone moderna, come ci informa Roberto Sottile in una sua recente indagine, sostenendo di fatto lo "sdoganamento" del dialetto che poteva ritenersi fino a poco tempo fa limitato e quindi penalizzante. 
Dal planetario inglese al dialetto locale, un bel salto. In avanti? All'indietro? 
A seconda dei punti di vista.



Comunque sia, in qualche paese, questa riappropriazione coincide anche con la celebrazione dei nomi dei quartieri. 

Forse, un messaggio: monumentiamo i nostri ricordi, il loro risveglio per un grande Palio della memoria ritrovata sarà possibile  se questi ricordi troveranno una "casa" da inabitare e non la troveranno cancellata o abrasa del tutto. 

Così è avvenuto a Sambuca di Sicilia (anche se il Palio nella realtà da qualche anno non si corre più), i nomi dei quartieri sembrano bandiere che attendono il vento della storia per sventolare.

Non a caso da qualche anno le scuole palermitane adottano anche i quartieri e non solo i monumenti: per non dimenticare, per riscoprire.





Ma ognuno ricordi e risvegli i propri:

Carminu 
Guardia 
Parma 
Culleggiu 
San Pasquali 
Cuozzu di la Mannarocca
 San Giulianu
 San Franciscu
 Funtana
 Darriè li casi
 Spina
 Patreternu
 Bastiuni
 Sanghiriguoli
 Hiurera 
Matrici
Sant'Anna
Priatoriu
Acchianata di lu Signuri
Scinnuta di lu Signuri
Armi Santi
Stazzuni
...




Foto proprie, scattate a Sambuca di Sicilia, Maggio 2014


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