lunedì 4 febbraio 2019

SE "MALGRADO TUTTO" OMETTE... Non-intervista a Marina Castiglione sul rinato interesse per il gesso e il relativo Convegno di Caltanissetta



Contrada "Calcare" a Racalmuto


Faccio questa nota a malincuore ma ritengo ugualmente di farla per rispetto della verità e dei lettori di giornali  poiché quanto si legge su "Malgrado tutto" è manchevole rispetto a quanto è scritto altrove, sempre sullo stesso argomento, e potrebbe indurre anche in futuro a dubbi, confusione ed errati giudizi sui fatti narrati e sulle persone direttamente o indirettamente coinvolte.  

Quando, a pochi giorni dal convegno "Le vie del gesso" che si sarebbe tenuto a Caltanissetta il 12 gennaio 2019, lessi l'articolo di Salvatore Picone con alcune domande a Marina Castiglione, rimasi di stucco e perplesso astenendomi tuttavia dal pensar male di alcuno se prima non mi accertavo sulle risposte e su una in particolare che l'intervistata avrebbe dato. 


Alla domanda su come è nata l'idea del Convegno, si legge una risposta che non s'accorda completamente con l'altra versione  che la stessa Marina Castiglione avrebbe dato in altre sedi sul Convegno e sulla sua genesi.

Domanda:
Come è nata l’idea del convegno?


Risposta: 
“L’idea del convegno è nata dalla conoscenza di alcuni progetti europei in cui si sono riattivate le produzioni per il restauro con nuove malte di gesso degli antichi abitati. Ci siamo chiesti se il nostro nuovo ‘oro’ non possa essere questo materiale povero che, con le nuove tecnologie, possa trovare applicazioni di ampio raggio. Ci fa piacere che la Regione abbia avuto fiducia nel Convegno: a partire da questo primo momento, forse sarà possibile recuperare una peculiarità del nostro territorio“.
Malgrado tutto, 4 gennaio 2019

Nel chiedere lumi alla Professoressa, ebbi conferma a viva voce che lei, altrettanto stupita, in effetti non aveva rilasciato una vera e propria "intervista" ma una semplice, veloce dichiarazione che poi ha ritrovato pubblicata sotto forma di intervista-conversazione o conversazione-intervista, insomma con domande e risposte: se fosse stata dichiaratamente intervista, non avrebbe mancato di fornire altri dati e altre informazioni. 

Una dichiarazione è una dichiarazione e non deve essere per forza esaustiva, nella sua sintetica parzialità sarebbe rimasta lì a se stante, ma inserita in un intiero articolo sembra avallarlo mentre invece è il giornalista che, senza virgolettato e dimostrandosi informatissimo,  si profonde nei minimi dettagli circa l'organizzazione del Convegno citato e a piacer suo o secondo sue valutazioni inserisce alcuni nomi. Non potrebbe essere altrimenti. 

Ebbene, in tutto l'articolo salta giusto giusto il mio nome, chissà perché, con tutto quello che avevo fatto per il rinato interesse riguardante il mondo, negletto, del gesso, prima e a monte del Convegno nonché il mio concreto apporto al Convegno stesso con alcuni suggerimenti e coinvolgimenti vari tra cui quelli di Giuseppe Pasquale Palumbo,  Angelo Cutaia, Isabella Martorana Messana, il Coro Terzo Millennio diretto da Domenico Mannella, la Nuova compagnia di canto e musica popolare favarese diretta da Giuseppe Maurizio Piscopo, il gruppo Facebook  Siciliando che vanta oltre 64.000 iscritti, etc. e avrebbe dovuto parteciparci anche il prof. Sergio Bonanzinga interessato fin dall'inizio ai canti tradizionali di issara esistenti e recuperati a Racalmuto. Tempi permettendo, ancora altri contributi si sarebbero potuti inserire nel Convegno.

In ogni caso, le successive, ripetute ed inequivoche dichiarazioni della prof.ssa Marina Castiglione, una delle anime e organizzatrici del Convegno, non lasciano ombra alcuna di dubbio, ma molte  altre ombre vengono proiettate semmai da un certo modo, allegro o superficiale o frettoloso o fazioso o poco rispettoso  o poco professionale o malevolo, di fare giornalismo. Nei miei confronti purtroppo non è la prima volta. Non so con altri. La casistica non è casuale.
Peccato che, per una semplice conversazione ammannita come articolo, possa incorrere in tale casistica, o parzialmente lambirla, un giornale che vanta indubbie professionalità e sponsorizzazioni di autorevoli personaggi del mondo giornalistico! 

Al di là dei casi personali, con un tal procedere, per l'idea che lo Scrittore racalmutese aveva del giornalismo, di un certo giornalismo, non mi pare si onori Leonardo Sciascia, eletto da "Malgrado tutto" a suo nume tutelare. Tanto meno nella ricorrenza del trentennale della morte che si dovrebbe celebrare adeguatamente.

Lo dico con serenità, e con un certo distacco: ciascuno ne tragga le conclusioni che vuole. 
Senza trascurare le premesse però. 

P.S.
A mio  parere, piuttosto che ignorarlo, si doveva potenziare l'input "gipsofilo" racalmutese appunto perché proveniente dallo stesso territorio in cui è nato il giornale "Malgrado tutto"  e che sul territorio, di cui il giornale spesso si occupa giornalisticamente e non solo,  avrebbe potuto avere una ricaduta positiva per maggiormente valorizzarlo, come è accaduto o sta accadendo nel territorio limitrofo di Caltanissetta.

4 gennaio 2019




6 gennaio 2019

"Può un social contribuire alla ricerca scientifica sollecitando gli studiosi a riunirsi e a lavorare in èquipe? È quello che è accaduto la scorsa estate, quando sul blog “Archivio e pensamenti” di Piero Carbone, attivo operatore culturale di Racalmuto, ha avuto inizio un dialogo a distanza tra architetti, etnomusicologi, linguisti, antropologi, storici.
Tema del dibattito: il gesso.
A proposito di questo minerale poco studiato ma molto usato, sono emersi interessi diversi e ricordi d’infanzia sopiti attorno a cui si è costituita una piccola comunità che ha cominciato a interagire.
Dal blog si è passati ad una delle pagine facebook più frequentate dagli appassionati di cultura tradizionale, Siciliando (1). 
E da qui è scaturita l’organizzazione scientifica del  convegno La Sicilia del gesso. Stratificazioni, tecniche costruttive e cultura che avrà luogo il 12 gennaio dalle ore 9.00 a Caltanissetta, presso la Sala Magna del Consorzio universitario sito in C.so V. Emanuele 92.


"Il Convegno, organizzato dal Dipartimento di Scienze umanistiche dell’Università degli Studi di Palermo intende approfondire gli aspetti geologico-naturalistici del gesso e i suoi diversi usi in ambito architettonico, rurale e urbano, storico-artistico ed etnoantropologico. Si tratta del primo convegno interdisciplinare dedicato all’argomento e ciò può apparire incredibile se si pensa che tutta la Sicilia centrale è caratterizzata dalla  stratificazione geologica gessoso-solfifera. 
Essa, però, è assai più nota e studiata sul versante delle miniere di zolfo, attorno a cui si sono concentrate le prime ricognizioni sociologiche e che ha ispirato molte importanti pagine letterarie. 
Non così è accaduto al gesso, la cui presenza nel territorio è ancor più capillare e “domestica” rispetto alla produzione industriale dello zolfo. 
Sebbene si tratti di un materiale di larghissimo impiego e sebbene alimenti ancora un settore economico-produttivo vitale, ad oggi manca una ricognizione complessiva sulla sua storia naturale e sulla civiltà da esso determinata."
Marina Castiglione


(1)
Colgo l'occasione per ringraziare gli amici di "Siciliando", da me coinvolti nella fase promozionale  e divulgativa del Convegno, per la generosa adesione  alla causa del gesso e specificatamente per la  documentazione videofotografica del Convegno stesso.  P. C.


9 gennaio 2019



Schermata Facebook 4 gennaio 2019 alle 18.36.59

Schermata Facebook 9 gennaio 2019

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