mercoledì 26 agosto 2020

PER LA PINACOTECA PIETRO D'ASARO DETTO "L'ORBO DI RACALMUTO". Commenti, contributo di idee e testimonianze sui social

Anno 1985





Commenti
  • Giuseppe Guagliano È incredibile come un grande personaggio e artista, qual è stato il Racalmutese Pietro D'Asaro sia scivolato, immeritatamente, nell'oblio della cultura regionale e nazionale!
    Mi sembra che da qualche tempo stia maturando un'attenzione verso Il Monocolo, che fa ben sperare!!!
  • Giuseppe Barravecchia E' stato un po' riconosciuto grazie all'arciprete Puma, non merito di Sciascia, pur avendo grandi poteri; era veramente sulle orme del Caravaggio
  • Carmelo Mulè La mostra delle opere di Asaro, voluta e pubblicizzata da Sciascia, portò a Racalmuto mezza Italia.
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  • Piero Carbone da Racalmuto "Il Secolo d'Italia", 26 giugno 1981. Premio di Pittura "Pietro D'Asaro". Attività della Pro Loco
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  • Piero Carbone da Racalmuto Maggio-Giugno 1982 . Attività per Pietro D'Asaro a cura della Pro Loco: mostre degli alunni dell'Istituto Professionale e conferenza di Padre Biagio Alessi
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  • Piero Carbone da Racalmuto 1985. La mostra con il contributo della Regione Siciliana e l'intervento di Sciascia 
    L'immagine può contenere: 1 persona, il seguente testo "REGIONE SICILIANA ASSESSORATO REGIONALE PER BENI CULTURALI P.I. SOPRINTENDENZA PER BENI ARTISTICI STORICI DELLA SICILIA OCCIDENTALE PALERMO PIETRO d'ASARO IL «MONOCOLO DI RACALMUTO» Racalmuto: Chiesa Madre e Chiesa del Monte 9 Novembre 1984 13 Gennaio 1985"
  • Piero Carbone da Racalmuto Ma di strutturato e stabile per Pietro D'Asaro non c'è nulla a Racalmuto, tranne alcune tele. Ma il problema qual è? Riconoscere il lavoro pregresso, farne tesoro e andare avanti. Questo dovrebbe essere il metodo, e non solo per Pietro D'Asaro e la Pinacoteca. O facciamo Pietro D'Asaro 1 Pietro D'Asaro 2 e Pietro D'Asaro 3 come tristemente si sta facendo con le "case" di Sciascia. Insomma, nel nome di Sciascia, per interessi di parte, si è cannibalizzato e desertificato un territorio. Il nostro; quello della nostra storia, della nostra cultura, delle nostre radici. Complice una cattiva scuola di giornalismo o di giornalisti. Si inauguri un nuovo metodo, come quello antico e primigenio della prima Pro Loco, senza nulla togliere al lavoro successivo degli altri che sono venuti dopo naturalmente.
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  • Piero Carbone da Racalmuto Nelle mostre per le quali ho collaborato con l'amministrazione, suggerivo ai rispettivi pittori di donare un'opera specificatamente con l'intenzione di formare un fondo per la futura o futuribile Pinacoteca da associare al nome di Pietro D'Asaro. Come auspicio. In quel tempo un desiderio in nube. Per dire che cosa? Che il lavoro sparso nel tempo, di tanti, in favore di Pietro D'Asaro e della pittura è bene che venga adunato, capitalizzato e rivalutato: pena l'oblio e la dispersione. Non un progenitore unico del Progetto ma una paternità diffusa. Nel tempo. Pro Loco. Assessore Mulè. Primi studi di don Biagio Alessi. Mostra sponsorizzata da Leonardo Sciascia e convegno del 1985. Giornata di studi dell'amministrazione Messana (l'altro giorno ho sentito il prof. Giuseppe Cipolla che ne sta curando gli Atti), tesi di laurea di Alfonso Rizzo, analisi pittoriche di Sergio Amato, e magari altro di cui non si sa (ancora).
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    • Angelo Cutaia Di Racalmuto Piero Carbone da Racalmuto tesi di laurea di un Baiamonte.
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    • Piero Carbone da RacalmutoLa Pinacoteca servirà soprattutto a questo: ad adunare le fronde sparte e a rilanciare un discorso complessivo su Pietro D'Asaro, il mondo pittorico e relative propaggini di ieri e di oggi, con una proiezione al futuro
      Altro commento:
      Va registrato un tentativo, su input dell'assessorato alla cultura del tempo,  da me retto, tra il 2007 e il 2008,  di documentare fotograficamente il patrimonio artistico a RACALMUTO e  le opere sparse di Pietro D'Asaro, anche altrove, che doveva intraprendere inizialmente un impiegato comunale con apposite competenze, già individuato,  per un futuro Castello intelligente quale contenitore di Museo d'Arte Polivalente "Pietro D'Asaro" e altri musei civici, è rimasto allo stato progettuale o iniziale. Si fanno tanti tentativi e poi un giorno maturati tempi si concretizzano antichi progetti e antichi desideri. Ci sono tanti, a diverso titolo, sostenitori del progetto, i cui ruoli si spera possano emergere nel tempo.  Per fortuna c'è oggi anche l'adesione entusiasta dell'attuale sindaco Vincenzo Maniglia per conto dell'amministrazione comunale da lui presieduta. 
      In fondo siamo tutti strumenti dell'ASTUZIA DELLA RAGIONE.

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