mercoledì 27 luglio 2016

ANCORA SU SGARBI A RACALMUTO. Il racalmutese Giovanni Salvo gli scrive: c'è chi fa due parti in commedia?





screen shot: https://www.facebook.com/SgarbiVittorio/?fref=ts

Sgarbi viene, invitato, a Racalmuto e fa notizia, ma la fanno anche quelli che l'hanno invitato per essere stati gli stessi che, fungendo quasi da cerimonieri, senza nulla eccepire, hanno accolto con fare amichevole e familiare  la ministra Cancellieri ("Anna", per nome, la chiamava Cavallaro pubblicamente) che, con la sua presenza a Racalmuto, è venuta a solennizzare alla Fondazione Sciascia (chissà perché questa scelta e non al comune, senza la presenza del superstite consiglio di amministrazione, il vicepresidente o il direttore letterario a fare gli onori di casa),  è venuta a solennizzare il decreto di scioglimento del comune per mafia. 


Doppia notizia, dunque, nel Paese di Sciascia, una volta Paese del Sale, ribattezzato giornalisticamente Paese della Ragione. 
Anzi tripla, visto l'oggetto del dibattito: Feste religiose e "inchini" (il virgolettato è sul manifesto); anzi, quadrupla, visto che Sgarbi è stato, seduta stante, nominato ambasciatore della Strada degli Scrittori, il progetto portato avanti da Felice Cavallaro del "Corriere della sera", ormai in pensione, e consistente nel ribattezzare la ex  Seicentoquaranta i cui lavori di ammodernamento sono in corso da anni. 
Quintupla: per la proposta avanzata da Sgarbi di inserire nella Strada degli Scrittori anche i deliani Luigi Russo e Stefano Vilardo.
Ma anche sesta, se consideriamo che, ministro degli Interni sempre la Cancellieri, stessa sorte ha subito il comune di Salemi, sciolto per mafia, mentre sindaco era lo stesso Sgarbi. Furioso, per questo, e risentito, ritenendo la decisione errata e ingiusta. (Vedi: http://archivioepensamenti.blogspot.it/2016/07/sgarbi-non-centra-dopo-la-prima-ultima.html)



I racalmutesi assistono. Saranno frastornati dinanzi a cotante notizie? Vedono. Cercano di capire. Di quelli che vedono e cercano di capire, sognando una Racalmuto diversa, alcuni tacciono, altri commentano privatamente o in Piazza, passeggiando (atavica abitudine o rito ancestrale quasi un residuo dell'agorà dei greci), altri compitano sul web pensieri e riflessioni magari rileggendo Sciascia, come ha fatto Giovanni Salvo che ha scritto un commento, quasi un'accorata lettera, sulla Pagina facebook di Vittorio Sgarbi. E questa è un'altra notizia nella notizia: la settima... una passeggiata nel web.

Per fortuna che c'è il web, perché queste quisquilie (non solo racalmutesi o dei racalmutesi se consideriamo che Racalmuto è teatro sciasciano) potrebbero non interessare ai giornali e ai giornalisti, ai professionisti delle notizie, più o meno locali, impegnati in ben altro, in altre  visioni del mondo. 







*
Racalmuto. Qui per dibattere di feste religiose e "inchini". Con Monsignor Michele Pennisi, vescovo di Monreale, e Nino Buttitta, antropologo. Modera Felice Cavallaro, giornalista del "Corriere della Sera".

*
26 luglio 2016
Giovanni Salvo Caro Vittorio "mi inchino" alla Tua simpatia. Tu che sei stato a Racalmuto nel paese Scisciano del "vissi e mi contraddissi". Qui dove tempo fa', proprio come te, arrivo' guidato dalla stessa simpatica "Cavalleresca" compagnia che ti ha condotto nel paese detto Regalpetra, del sale, della ragione, di Sciascia il Ministro Cancellieri. 
Qui dove lo Stato, con voce rauca, venne a parlare ed agire "contro" la Mafia...allo stesso modo come fece in altri luoghi siciliani a Te cari. 
Io personalmente non ho mai capito se la Ministra, che ci battezzo' paese di mafia, con la sua timbrica gargarozza avesse, in quel frangente, torto o ragione.
Oggi con la tua gradita presenza in Citta', voluta dalla stessa gente che accompagno' qualche anno fa' la Cancellieri, mi sono sentito un po' Cretino, e comprenderai il perche'.
"È ormai difficile incontrare un cretino che non sia intelligente e un intelligente che non sia un cretino. [...] e dunque una certa malinconia, un certo rimpianto, tutte le volte ci assalgono che ci imbattiamo in cretini adulterati, sofisticati. Oh i bei cretini di una volta! Genuini, integrali. Come il pane di casa. Come l'olio e il vino dei contadini." 
L. Sciascia

Altri link correlati:
*
*
*
*


ph ©piero carbone (fermo immagine del filmato)

Nessun commento:

Posta un commento