venerdì 12 dicembre 2014

IL MAESTRO FLAUBERT E IL GIOVANE MAUPASSANT




In Francia, Flaubert, un maestro, un mostro sacro, fa sinceri complimenti a un "giovanotto", addirittura dà consigli gratis per risultare ancora più bravo.

Raro, molto raro, dalle nostre parti! Parti molto estese, si capisce: solcano il mare.

Sovente i maestri e mostri sacri non disdegnano  circondarsi di ruffiani, di questuanti e di cretini. 



Stralcio di una delle due lettere pubblicate su




" [...] Ma ho fretta di dirvi che considero Palla di sego come un capolavoro! Sì, giovanotto! Né più, né meno, questa è l’opera di un maestro. È molto originale nella concezione, interamente ben ideata e di uno stile eccellente. Il paesaggio e i personaggi sono ben visibili e la psicologia è forte. In breve, sono rapito; due o tre volte ho riso ad alta voce (sic).
La reazione scandalizzata di Madame Brainne mi dà le vertigini! Da non crederci…
Vi ho scritto su un piccolo pezzo di carta le mie osservazioni da pedante. Tenetene conto, mi sembrano buone.
Questo piccolo racconto resterà, siatene certo! Che bei grugni quelli dei vostri borghesi! Non uno che sia malriuscito. Cornudet è immenso, e vero. La suora sfigurata dal vaiolo, perfetta, e il conte «mia cara bambina», e la fine! La povera ragazza che piange mentre l’altro canta La Marsigliese, sublime. Ho voglia di sbaciucchiarvi per un quarto d’ora! Sì, davvero, sono così contento! Divertito e ammirato! [...]"
Lattera di Flaubert a Guy de Maupassant, Croisset, 1 febbraio 1880



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