martedì 23 aprile 2013

CIAO SICILIA! CIAO BERNA! Ambasciatori di sicilianità



C'è un'enclave ideale di siciliani, di emigranti o figli di emigranti,  che misura  ricchezza e affermazione non dai tesori accumulati ma dalla lingua che ha acquisito.


Attraverso la lingua, questi siciliani disseminati nel mondo, si integrano così bene nel paese che li ospita che non avrebbero di che rimpiangere quello che hanno lasciato.
Invece avviene l'impensabile: non voltano le spalle alla terra che in qualche modo li ha costretti ad andare via ma della cultura originaria si fanno ambasciatori, attivi propugnatori, traduttori. Ce ne sono in America e in Europa: Gaetano Cipolla e Saro Marretta sono due esempi eloquenti. In questo post parlo del secondo.



Saro Marretta è nato a Ribera, in provincia di Agrigento. Laurea in lingue e abilitazione all'insegnamento nelle scuole superiori all'Università di Berna, dove vive. Scrive in tedesco, ma non per allontanarsi  dalla lingua dei padri, anzi, ai tedescofoni si prefigge di far conoscere l'estro e la cultura dei conterranei traducendoli in tedesco. E in uno scambio ideale paritario delle culture traduce gli autori svizzeri in italiano. 


Riconoscimenti e attività:

Premio nazionale Carlo Goldoni (Venezia 1973) e Valente Faustini a Piacenza (due volte medaglia d'oro, 1977 e 1978), Primo premio "Agrigentini in thè world" (2004). 

Oliven wachsen nicht im Norden, Benteli, Berna (1970), Piccoli italiani in Svizzera, Francke, Bern (3. edizione 1968), Agli (liriche in 4 lingue), Erpf, Bern (4. edizione in CD 1982), Das Spaghettibuch con disegni di Scapa, Benteli, Berna (7. edizione 1998) e nell'edizione tascabile Goldmann, Monaco di Baviera. Le sue gialle brevi dal titolo Pronto, Commissario? volume 1 e 2 - Bonacci, Roma e Klett, Stoccarda (3. edizione 2002), Elementare, commissario (ibd. 2. edizione 2002) vengono lette (vedi anche in Internet) in più di 20 Paesi, tra cui Russia, Giappone, Australia, USA, Brasile etc. Scrive anche con lo pseudonimo di "Saraccio"


Anni fa ha organizzato un tour  culturale bilingue in Sicilia al quale ho avuto l'onore di essere coinvolto.

Altri autori coinvolti e tradotti; siciliani della provincia di Agrigento: Lillo Firetto (Ribera), Giuseppe Andrea Randazzo (Santa Margherita Belice), Rosa Vacante (Calamonaci); svizzeri: Kathrin Flury, Daniel Himmelberger, Els Jegen, Jürg Kilcherr, Bruno Adrian Lüscher,  Rolf Mäder, Luisa Marretta - Schär, Saro Marretta, Lotti Ulmann, Erika von Gunten, 






Ti so della mia terra

A Leonardo Sciascia
che ha amato i luoghi che amo.


Ti so
della mia terra,
voce che non si spegne
e voce di zolfara,
voce d'antichi mali
sei stato, voce amica
del paese, crestato
di colline, castelli
diroccati...
e cuori in pena
di sconfitti lontani,
sradicati emigranti
o a Mons o a Milano.

Lacerasti secoli d'abusi, 
strappasti tele d'infamie assodate,
esaltando tenaci concetti 
di chi soccombeva.

Ci serva almeno a monito
la Ragione additata: 
che la storia è viscida 
ed è come anguilla. 
Va presa all'asciutto.


Du gehörst zu meinem Land

Für Leonardo Sciascia, 
der die Or te liebte die ich liebe

Du gehörst
zu meinem Land,
Stimme die nie verstummt,
Stimme der Schwefelbergwerke,
Stimme alter Übel,
Stimmme des Freundes
meines Landes, dessen
Hügel und zerfallender
Burgen...
Stimme der Herzen im Leid,
der fernen Unterlegenen,
der entwurzelten Emigranten
zwischen Mons und Mailand.

Du zerfetztest jahrhundertalte
Missbräuche, zerrissest
Knäuel versteinerter Bosheit,
ehrtest hartnàckige Gedanken
jener, die sich opferten.

Möge uns allzeit
die Vernunft ermahnen
dass die Geschichte glitschig
und glatt wie ein Aalfìsch ist.
Nur trocken tàsst er sich fangen.











Testi da Ciao Sicilia! Ciao Berna!, Massimo Lombardo editore, Agrigento 2004
Si riproducono i testi originali scannerizzati per sopperire alle imprecisioni ortografiche.
La poesia "Ti so della mia terra" è stata pubblicata precedentemente su Sicilia che brucia, editore Grifo, Palermo 1990.






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