mercoledì 3 aprile 2013

LA BENEDIZIONE




"// dottor Lannina afferrò Ie mutandine e Ie buttò a terra, in un angolo.
- Lucia, tua figlia continua a lasciare per casa Ie sue cose! - urlò insaponandosi il viso.
-Lei è testarda, ma tu non scherzi, -arrivò,ciabattando,
sua moglie. - Dove sono? -
Li,-indico col piede il dottor Lannina".
Matteo COLLURA, Associazione indigenti.
Abusivi e paninari (con la milza), ladruncoli, travestiti, droga, e una chiesa antica; come il proverbio ci rammenta: dove ci son campane, ci son puttane. II peccato al cospetto della virtù.
Ma ci sono, in una casa vecchissima, come lo sono quelle vecchissime e cadenti del Capo (in fior di splendidi monumenti), ci sono, si diceva, quattro camilliani.
Uno e alto e robusto, uno giovane e magro, 1'altro santo, un quarto camilliano e basta. Tutti e quattro con la croce rossosangue al petto che sormonta un cuore istoriato. La loro teologia: insegnare un po' di vangelo alla gente rozza e istintiva del quartiere facendo vedere semplicemente come si fa.
E' la didattica per i semplici e per i poveri che somiglia tanto a quella per gli ignoranti.
In simbiosi con 1'ambiente, cercano di rilievitarlo dall'interno; mentre impartiscono il catechismo e le buone maniere ai figli, sono i depositari in confessione dei detriti dei padri e dei fratelli: scippi, droga, tradimenti, certi affari, mafiate insomma, etc.
Loro, i missionari, mirano all'umanità che resta.
Quando finiscono all'Ucciardone, i galeotti vorrebbero temperini, coltelli, lupare, astutari i nemici, scannare i giudici, punire i traditori, poi piangono pensando alla famiglia.
I bravi camilliani fanno i corrieri dell'affetto, della parola buona, del perdono, dei sentimenti familiari, senza ergersi a moralisti, con un tono, una discrezione, da non esserci bisogno di citare il vangelo con capitolo e versetto. Così tutto 1'anno. Per loro è la regola, non l'eccezione.
I quattro sono poveri, per 1'appunto, per connaturarsi al vivaio dove operano, non hanno macchina, né riscaldamenti, né telefono; vivono della generosità del quartiere.
- Oggi ho ospiti, Tanino. - Tanino, il macellaio, spicca un trapezio di filetto da due chili e mezzo e lo lancia sulla bilancia. - Ma no, Tanino, - rettifica il camilliano che ha già capito, - solo un chilo ne volevo.
- Va bene. Padre, è un chilo. Te lo dò per un chilo e me lo paghi per un chilo. Pensa alla salute. Ciao.
A Natale, come segno tangibile di un avvenimento diverso, avviene qualcosa di simbolico che consiste nel fare il contrario di ciò che normalmnte si fa: i camilliani regalano doni e la gente ricambia auguri a parole, con un - grazie.
II santo dei quattro si reca in quel periodo al mercatino di un altro nome e compra indumenti, derrate, giocattoli e qualche fantasia. Sommerso da pacchi e pacchettini, arriva nella casa-convento e incomincia la distribuzione.
- Questo a te, un golfino. Ti va bene?
- Sì, certo, grazie, Patri.
- E' una maglia, ti serve? Fina.
- Sì, certo, grazie, Patri.
Estrae da sotto il tavolo pantaloni cinture orologi scarpe fazzoletri: - Ecco, Filippo; Antonio; Giacomo; Maria.
Ogni volta, un boato di - aah - ooh - aah .
Così fino a quando tutti i regali vengono prosciugati.
- E a me, Patri, niente c'e per me?- chiede una ritardataria.
Imbarazzato, il Padre:
- Ma veramente non ti ho vista. Non ci ho pensato. Credevo... Cosa ti piacerebbe ricevere?
La donna, che tutti conoscevano chi fosse e che attività svolgesse, con naturalezza si alzò la veste scoprendosi tutta fino al seno.
- E non lo vedi che mi mancano le mutande?! - si sentì da dietro la stoffa che copriva il volto.
Nuda, frontalmente nuda, tra gli sguardi umoristici e desolati degli astanti, stette la donna col seno penzolante.
L'anziano camilliano, che tutti tenevano per santo, mirò, si stette, alzò 1a mano e, segnando un crocione in aria verso il corpo nudo e frontale della donna, disse:
-       Ti dò la benedizione, figliola. Buon Natale. E la prossima volta cerca di arrivare prima.
Ci fu 1'applauso.




Da Emarginalia, Associazione dipingi la pace, Palermo 1996, volumetto destinato a progetti di solidarietà.

Recensione di Nicola Lo Bianco:
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2013/04/emarginalia-e-auguri-primaverili-grazie.html

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