giovedì 17 agosto 2017

LA FESTA E IL FUNERALE DELLO SCIASCIA PENSIERO, AI TEMPLI DI AGRIGENTO. Non elogio della in-coerenza . Smaragdoserie






Povero Sciascia che ne fa le spese (o poveri noi)! 
Ma che c'è da festeggiare?
Anche l’incoerenza fa festa talvolta: con cetre, cimbali e timballi.
Coerenza dei superstiti autoproclamatisi una volta sciascianissimi e ora un po’ pentiti: enunciano, in passerella, la vitalità dello Sciascia pensiero  in diversi modi, ostentando improbabili avalli e ascendenze, additando piste di ricerca, indicando strade da percorrere, salvo celebrarne contemporaneamente, sempre in passerella, il funerale: basta Sciascia, è il vecchiume!

La logica? In soffitta.

Che colpa ne hanno  gli ignari templi girgentani a cui tocca assistere siffatte, festose giravolte illogiche che si consumano sotto le colonne doriche! 

Ma non ditelo forte altrimenti codesti diversamente sciasciani sibileranno veleno e vi condanneranno all’ostracismo mediatico, da veri intolleranti, e con tanto di foto segnaletica come in un novello far west.
Non ci credete?
Provare per credere!

La tolleranza volterriano-sciasciana?
Passata di moda.

Il ruolo della cultura, dei giornali e degli intellettuali?
Datemi una passerella e… vi citerò Archimede.

Parigi?
Val bene una messa, anche se cambiano uffici e officianti.

Smaragdos, Lo scornabecco non è un animale. Parainedito.





ph ©piero carbone 2017







A proposito di templi che ne vedono e sentono di tutte le fantasie
e del paese che vi confluisce ineluttabilmente.

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