giovedì 29 gennaio 2015

QUEL GESTO DI LILLO MARINO

Singolare testimonianza di Rita Mattina su un personaggio che, nonostante le difficoltà  nel vivere e nell'organizzare con i parametri della corrente normalità la propria vita, nonostante la sostanziale solitudine, si è reso protagonista di un lucido gesto di generosità fino a rammaricarsi di non aver potuto dare la propria vita in cambio di un'altra ritenuta più utile, un gesto che, per l'analogo sentimento di altruismo,  richiama quello che ha voluto e potuto fare Padre Massimiliano Kolbe in un campo di concentramento sostituendosi a un padre di famiglia condannato a morte dai nazisti.






Lillo dal grande cuore
di
Rita Mattina



Lillo Marino, uomo dal grande cuore.

Concedetemi di raccontare un fatto accaduto di cui lui, Lillo, ne è il protagonista. Mio padre è morto all'età di 47 anni lasciando nel mondo una moglie distrutta dal dolore, costretta da sola a tirare avanti con grandi sacrifici, sei figli tutti piccoli. 

Quando mio padre era nella bara, in casa, si presentò Lillo Marino, con i suoi abiti logori e sporchi, tutti i presenti si indignarono un po', ma lui con rispetto e timidezza, con gli occhi lucidi di pianto, con un dolore vero, si avvicinò a mio padre e alzando lo sguardo al cielo esclamò:



Signuri miu, a mia t'aviatu a pigliari, ca nun aju a nuddru e sugnu sulu, no a iddu ca avi sei figli!


Mia mamma (cugina di Lillo) lo raccontava sempre e per me Lillo è e rimane la persona più buona, sensibile, amorevole che abbia mai conosciuto. Per me ha lasciato un profumo di eterno, rimane un angelo che ricorderò per sempre con tanto, tanto, tantissimo affetto. 
Ci rincontreremo, Lillo, e ti darò tantissimi baci che avrei voluto darti quando eri in vita...

Ciao, Lillo!








Foto: archiviopierocarbone 1987

5 commenti:

  1. Natale Conti non ha preso nemmeno un centesimo per il lavoro che ha fatto , addirittura , prima di andare a collocare la foto venne a casa mia per farla vedere a mia madre che a 88 anni di certo non l'avrebbe vista collocata nella tomba, altro gesto onorevole da parte sua.

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  2. Poche settimane fá abbiamo appreso dai notiziari, che uomini "normali" durante le operazioni di salvataggio su un traghetto che bruciava, non solo non hanno dato la precedenza a donne e bambini, ma li hanno pure malmenati , pur di salvarsi prima loro. Fortunatamente poi leggiamo episodi toccanti, come quello descritto da Rita , che ci dimostra che molte volte i veri Signori non vestono abiti eleganti , ma stracci.Non vivono in palazzi, ma in tuguri , sono soli, e invece di condurre macchine lussuose, hanno appena una cariola. I Cinesi dicono: che milioni di fiori sbocciano tutti giorni senza che nessuno se ne accorga. Grazie a Rita e a Piero per averci fatto scorgere uno di quei fiori.

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  3. Ho sempre raccontato questo accaduto quando si è presentata l'occasione perche' è stato un grande gesto in quei momenti,che come hai detto tu Piero profuma di gesto sacrificale degno di un eroe. Quando avvenne il fatto io ero piccola, non avevo ancora compiuto sette anni quindi non posso ricordare anche perche' non ero presente fisicamente, pero' i racconti di mia madre erano chiarissimi e lo testimoniavano le sue lacrime quando ne parlava. Lillo era una persona straordinaria. Pensate che per dignita', perche' si rendeva conto del suo stato , quando lo si incontrava in piazza o in luoghi affollati , faceva finta di non conoscere e nemmeno salutava perche' (si capiva) secondo lui toglieva l'imbarazzo, ma quando lo si incontrava in luoghi meno affollati si fermava a scambiare due parole, a domandare notizie della famiglia , a mandare i saluti a mia madre (sua cugina) . Mi racconto' una volta che lui da giovane fu chiuso in manicomio perche' qualcuno lo segnalo' come persona pericolosa e sola (conosco anche la persona che lo fece, che ancora e' in vita). Mia madre ne venne a conoscenza , si precipito' ad Agrigento con rabbia abbattendosi contro il personale e dichiarando che Lillo aveva eccome una famiglia e che di pericoloso c'era solo la cattiveria della gente. Lillo quando vide arrivare mia madre , da dietro le sbarre della cella , si mise a piangere come un bambino supplicandola di tirarlo fuori : " Vidi chi mi ficiru ?!?....Mia mamma lo tiro' fuori da li. La famiglia di Lillo, residente in Canada è una famiglia dignitosa ( come lo era anche lui d'altronde) e avrebbero voluto portarlo con loro. Ma Lillo era uno spirito libero e amava troppo il suo paese ...non lo avrebbe mai lasciato.

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  4. Dopo la sua morte, andai a trovarlo al cimitero, dove e' sepolto nella tomba di famiglia in cui riposano il padre e la madre e adesso anche lui. Notai che in quella lapide non spuntava segno della presenza di Lillo e ne parlai a casa (ero molto dispiaciuta per questo e si dispiacque molto di piu' mia madre (sua cugina) che adesso ha la veneranda eta' di 88 anni, altri malanni e anche l'alzheimer e cio' nonostante , decidemmo insieme di far fare dal marmista una bella foto degna di lui . Mi recai di nuovo al cimitero e vidi che qualcuno fece mettere una foto, ma era una foto che non lo rappresentava ,scattata quando lo ricoverarono alla casa di riposo dopo che ormai non era piu' autosufficiente. Insomma era irriconoscibile e nessuno passando da quella tomba lo avrebbe riconosciuto per dire un requiem aeternam e poi non c'era scritta nemmeno la data di nascita e di morte. Insomma, volevo cambiare quella foto, ma mi preoccupai di sapere chi l'avesse fatta collocare per potergli parlare senza creare discussioni . Scoprii che a far mettere quella foto non fu ne un parente, ne un vicino...a far mettere la foto fu una persona dal cuore grandissimo che sempre ringraziero' per il gesto affettuoso. La colloco' Natale Conti, che si occupa di questo mestiere. Gli parlai e lui mi disse che si rattristo' anche lui nel vedere la tomba cosi' anonima e non avendo notizie e foto la ando' a cercare alla casa di riposo. Poi la fece stampare e la colloco' per fare un gesto di affetto nei confronti di un dimenticato. Proposi a Natale di cambiare la foto per metterne una piu' riconoscibile lui acconsenti immediatamente . Andai poi all'ufficio del cimitero per avere notizie precise della data di nascita e di morte e devo dire che anche li ho trovato Stefano (Nuccio) Castronovo che subito si premuro' di cercare e si rese anche disponibile di partecipare alla spesa. Naturalmente non ho voluto perche' Lillo doveva avere questo gesto solo da parte nostra per quello che ha fatto ...anzi troppo poco davvero. Pero' voglio ringraziare di cuore Natale Conti per il gesto e per aver fatto un prezzo senza guadagno e Stefano (Nuccio ) Castronovo pe essersi reso a disposizione e adesso ringrazio anche te Piero per averlo ricordato questo gesto grandissimo . I grandi gesti non si devono dimenticare.

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