sabato 19 luglio 2014

INSIEME PER IL BENE COMUNE


FESTA DELLA LEGALITÀ A RACALMUTO

In un comune come RACALMUTO dopo anni di commissariamento la LEGALITÀ torna grazie alla nostra idea e all'appoggio e sostegno datoci dall' Amministrazione Messana.
NUN MANCATI...

Gruppo 
“Insieme per il bene comune” 
composto da Luisa Agrò (responsabile dell’iniziativa), Anita Sciortino, Fabrizio Nazareno Mantione, Luigi Falletti, Calogero Giudice, Mariolina Lo Giudice, Giuseppe Grizzanti, 
Giuseppe Brucculeri e Serena Miccichè.


Piazza Umberto I o Piazza Castello

Luisa Agrò
Ringrazio pubblicamente l'assessore alla cultura e alla legalità Salvatore Picone e all'Associazionismo e Partecipazione Carmela Matteliano
per la loro disponibilità. Posso dire che l'amministrazione Messana è 
sensibile a queste iniziative nate da gruppi spontanei e che porterà la
trasparenza e la legalità nel nostro Paese... Sono fiduciosa...


Scalinata via della Repubblica o del Monte


Da fb

Luisa Agrò
Ti ringrazio per aver dato a disposizione le tue poesie per questa importante iniziativa.

Piero Carbone
Onorato per averle utilizzate come ambasciatrici di messaggi per la legalità.


1
Era ura!

A don Pino Puglisi





Cuntenti mi susivu sta matina,
n piettu mi criscieru rosi e hiuri.



Ci li detti, di cu nun m’aspittava,

sutta li tempii, quattru cutuluna.



Parlà lu Papa propiu ad Agrigentu,

lu dissi arsìra lu teleggionali.



Lu dissi e ripitì li so palori:

“Mafia è piccatu. Piccatu sociali”.


Nel 1993 Papa Giovanni Paolo II ridiscese in Sicilia e col dito puntato come un fra cristoforo fece risuonare le sue parole al Piano di San Gregorio: “Convertitevi! Anche per voi arriverà il giudizio di Dio!”. Lassù in alto il tempio della Concordia sembrò tremare.

La Valle dei Templi echeggiò quelle parole che furono udite fino a Punta Bianca. Quattro mesi dopo, il 15 settembre, veniva ucciso a Palermo Padre Puglisi, parroco di Brancaccio.

La Chiesa si scosse. Invertì la rotta. Si parlò di scomunica per i mafiosi. “Martiri per la giustizia” vennero detti i caduti di mafia che testimoniavano la loro fede.

Le parole del Papa, per lo storico della Chiesa don Cataldo Naro, rimandavano senza mezzi termini “al dovere dei cristiani di Sicilia di resistere alla mafia”.*




*La poesia e la relativa nota sono state pubblicate in Pensamenti, Coppola editore, Trapani 1998


Scalinata via della Repubblica o del Monte

2

LITANIA INTERROTTA


“Unn’erumu junti?...”
Nino MARTOGLIO, San Giuvanni Decullatu,
atto II, scena I.
-       San Carlo Alberto Dalla Chiesa.
-       Ora pro nobis.
-       San Cesare Terranova.
-       Ora pro nobis.
-       San Pio La Torre.
-       Turi!
-       Chi c’è? Nina.
-       Come che c’è? Sei sicuro
che queste son litanie
giuste?
-       Certo!
-       Non mi pareva. Nomi
da telegiornale, strani,
mi parevano.
-       Che vai pensando? Prega.
Son tutti santi freschi.
Il Papa l’ha detto.
-       E allora… Sia fatta la volontà…
Se l’ha detto il Papa! Ma
Dimmi…
-       Che c’è?
-       Perché li hanno ammazzati?
Quali miracoli hanno fatto?
-       E che ne so io? Son morti.
Zitta, piuttosto, e prega.
Attacca.
-       Dov’eravamo giunti?
-       San Pio La Torre.
-       Ora pro nobis.
-      

Da Sicilia che brucia, Grifo Edizioni, Palermo 1990


Scalinata via della Repubblica o del Monte

 3

C’ERA E C’È

Rit.:
Nun si vidi
 Nun si senti
Nun hiatia
Eppuru c’è

I
Nuddru chi la muntua
Nuddru chi l’addumanna
Ognunu sapi quannu
La vuci grossa fa.
Rit.

Si tu però fa finta
Ca iddra un c’era e un c’è
A tradimientu arriva
Arriva quannu e gghiè.
Rit.

III
A tanti duna pani
Duna travagli strani
È pani mmilinatu
A tutti ntussicà.
Rit.



Testo di una canzone inedita 









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