lunedì 18 marzo 2013

MUSICA MODERNA PER VERSI ANTICHI



Il maestro Domenico Mannella, sulla scia musicale  di collaudate ispirazioni, dagli arrangiamenti dei canti popolari al solenne inno a più voci per la Patrona del suo paese  eseguito la prima volta nel 1988 in Piazza Castello dal coro Santa Cecilia di Agrigento, si è lasciato pro-vocare, che in latino significa chiamare, dai versi ottocenteschi di un giovane poeta: di fiore in fiore, di verso in verso, si è propagato un effluvio di ariose note.  

Domenico lo ha raccolto, ricomposto in "arie da camera",  e ce lo offrirà in teatro il prossimo 23 marzo. 


Per comporre le loro opere, diceva il critico Luigi Russo, gli artisti vengono sollecitati dalle "goethiane occasioni", sono quelle che fanno venir fuori esiti artistici misteriosamente sopiti, questa volta a fungere da "goethiana occasione" è toccato ai versi "primaverili", casualmente ritrovati,  del racalmutese  Nicolò Tinebra Martorana.





fior di giaggiolo 
di menta 
di margherita 
di prato 
di viola 
di rosa 
di lino




Ingresso libero











1 commento:

  1. Una precisazione a posteriori: nonostante in locandina l'evento sia stato previsto e programmato, con il favorevolissimo consenso dei Commissari, in teatro, è stato poi spostato, in extremis, in altra sede per i soliti attacchi esterni degli immancabili invidiosi di turno (o di sempre).

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