lunedì 22 febbraio 2016

CHISSÀ! L'archeologia sprecata.




Quello che rappresenterà l’isola di San Pantaleo, ridivenuta Mozia dopo gli studi e gli scavi del Commendatore, ormai archeologo a tempo pieno, è noto in tutto il mondo. 
Oggi Mozia è incessante meta di visitatori. L’impero economico dei Whitaker è tramontato ma Mozia è più viva che mai. 

I letterati, come Consolo, e i pittori lo sanno e la dipingono poco distante dalla terraferma, collegata da un carro che procede in mezzo al mare: “Un carro? Fino a quest’isola? - chiese Isidoro -. Nessuna meraviglia. Là a levante corre sott’acqua, ch’è alta qualche spanna, una strada lastricata di basole bianche che porta dritta giusto fino a Birgi”.

Rivivono oggi la strada lastricata sotto il mare, le mura con le torri, i leoni di pietra, la necropoli, il tophet, il kouros, il kothon. Rivive la città filocartaginese com’era prima di essere espugnata e bruciata dai greci, sepolta, dimenticata.



Chissà quale sarebbe stato il destino archeologico e turistico di Racalmuto se i contadini racalmutesi, invece di ridurre in frantumi gli antichi vasi di creta rinvenuti e altre cianfrusaglie, li avessero offerti al Commendatore Whitaker.
Di oggetti antichi, monete, sepolcreti, in tutto il territorio racalmutese ne sono stati sempre trovati, in abbondanza, come testimonia Nicolò Tinebra Martorana fino al 1897:

“In contrada ‘Cometi’, lungi tre chilometri da Racalmuto, in occasione di scavi, si rinvennero sepolcreti d’argilla rossa, resti d’ossa, lumiere anti- che, cocci di vasi ed alcune monete.
“In contrada ‘Culmitella’ (ex feudo Culmitella) furono rinvenuti due grandi vasi di creta rossa a mo’ di giarre. Contenevano polvere e pochi re- sti fragili di ossa.


“In contrada ‘Ferraro’, furono trovati piccoli vasi di creta, con disegno molto ben fatto e delicato, vernice nera e leggierissimi. Erano dei lacrima- toi. Graziosissimi a vedersi, furono ridotti in frantumi dagli ignoranti con- tadini, che dentro quei piccolissimi vasi sognavano un tesoro!
“In contrada ‘Cometi’ furono rinvenuti vasi antichi. [...]

“Infine a ‘Casalvecchio’, a poco meno di un chilometro dall’odierno Comune, in occasione di scavi eseguiti per istabilire una strada carreggia- bile, si rinvennero sepolcreti, ruderi d’antichi edifizi ed altri oggetti. Quest’ultima notizia è importantissima, per istabilire un’epoca memorabile per il paese nostro”.

Tutto questo nell’Ottocento.

Ma anche per tutto il Novecento...







Peppe Palumbo, animatore e responsabile
 dell'Antiquarium Petyx" di Milena, 
mostra orgoglioso un reperto restaurato.


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ph ©piero carbone ( 2 maggio 2015) Le foto ritraggono alcuni reperti dell'Antiquarium Petyx di Milena il cui territorio è limitrofo a quello di Racalmuto

1 commento:

  1. Apprezzare la bellezza non é una cosa cosí scontata come potrá sembrare. Ma la cosa piú incredibile é che ad ignorarla sono proprio quelli del luogo. Prendiamo ad esempio la Valle dei templi come sarebbe a quest´ora se il Capitano Hardcastle non se ne fosse innamorato.

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