Trent´anni fa e precisamente il 4 novembre del 1990, durante il servizio militare, fu assegnato alla mia compagnia l´incarico di accompagnare i reduci della prima guerra Mondiale, della provincia di Udine e Pordenone. Li portammo a Vittorio Veneto e senza che nessuno ce lo avesse ordinato ognuno di noi prese a braccetto quei nonnetti ultranovantenni e non li lasciammo per tutta la durata della cerimonia. Quello che accompagnai io, piangendo raccontava che era uno dei ragazzi del 900, passati alla storia perché erano stati mandati al fronte con appeba 18 anni. Ventiquattro classi diceva, padri e figli in guerra e poi aggiunse: il Piave diventó davvero rosso!
Trent´anni fa e precisamente il 4 novembre del 1990, durante il servizio militare, fu assegnato alla mia compagnia l´incarico di accompagnare i reduci della prima guerra Mondiale, della provincia di Udine e Pordenone. Li portammo a Vittorio Veneto e senza che nessuno ce lo avesse ordinato ognuno di noi prese a braccetto quei nonnetti ultranovantenni e non li lasciammo per tutta la durata della cerimonia. Quello che accompagnai io, piangendo raccontava che era uno dei ragazzi del 900, passati alla storia perché erano stati mandati al fronte con appeba 18 anni. Ventiquattro classi diceva, padri e figli in guerra e poi aggiunse: il Piave diventó davvero rosso!
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