LA "PENSATA" DEL CONIGLIO E IL CORAGGIO DEI PUSILLANIMI. Smaragdoserie




Un coniglio s’accorge d’essere coniglio quando ode il sonaglio (legato al collo) del furetto. Se si trova nella tana e sta per uscire può scegliere di rinculare fino al fondo del cunicolo o andare avanti: nell’un caso e nell’altro dovrà fare i conti con i denti aguzzi del furetto. Oppure... si mette a fare lo scemo ed esibisce smorfie e linguacce sperando che il furetto lo scambi per un umano, per un buffone da circo e tra le risate si arresti, arretri e, ridendo ridendo, se ne vada, lasciando a lui intatta la pelle. Chissà?!



E poi ci sono i coraggiosi dello "schiaffo del soldato": “cafuddranu” forte e, subito dopo aver colpito alle spalle, per gioco, mimetizzano la propria mano tra le mani alzate degli altri mentre le girano a mulinello, festosamente domandando: cu fu? cu fu? cu fu? Come quei tali che si nascondono dietro l’anonimato o uno pseudonimo per fare i gradassi: se non sono pusillanimi sono vigliacchi! Per gioco, si capisce!

SMARAGDOS, Lo scornabecco non è un animale. Parainedito

domenica 30 dicembre 2018

LOGO DEL BLOG "ARCHIVIO E PENSAMENTI" - Grazie ad Antonello Scarpulla che lo ha realizzato



Grazie ad Antonello Scarpulla per aver creato, 
con gusto e competenza di grafico, 
il logo del blog Archivio e Pensamenti: 
tra Sicilincónie e Sicilinconìe, ha colto l'essenza!

sabato 29 dicembre 2018

SUA MAESTÀ IL GESSO. Dalle umili calcare alle eccellenti gipsoteche


Ringrazio Giuseppe Cipolla per la preziosa pubblicazione donatami su uno dei molteplici usi del gesso ovvero le opere d'arte in gesso, copie o originali, e le gipsoteche che in Italia le accolgono e conservano da Palermo a Napoli a Milano.

"Tra Settecento e Ottocento, nel momento di massima espansione delle accademie in Italia, vero regista unificatore delle gipsoteche d'Italia fu Antonio Canova che in pieno Neoclassicismo e in pochissimi anni riuscì ad arricchire e implementare le raccolte di gessi." Giovanna Cassese

"Nel quadro generale della storiografia artistica le gipsoteche occupano indubbiamente un ruolo significativo nella storia del gusto, della formazione in seno agli istituti artistici e nelle accademie..." Giuseppe Cipolla

Nonostante la "nobilitazione" dovuta alla sua utilizzazione artistica, il gesso, quale materia prima che sta a monte di siffatte opere d'arte, e di tant'altro non meno importante quanto utile, non ha avuto finora  da parte degli studiosi e letterati l'attenzione riservata allo zolfo, eppure secondo Marina Castiglione intorno al gesso c'è un mondo, un ricco mondo di conoscenze ed "espressioni" ancora da disvelare.

La giornata dedicata al gesso, con specifiche relazioni, testimonianze e canti di lavoro, che si terrà il prossimo 12 gennaio  a Palazzo Moncada di Caltanissetta, sede di una significativa gipsoteca con le opere di Tripisciano, vuole essere la tappa di un proficuo e lungo cammino di conoscenza e riappropriazione della nostra memoria che afferisce la nostra stessa identità storica e culturale. P. C.











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giovedì 27 dicembre 2018

(S)PROPOSITI MUSICALI


...e se scrivessi una tarantella?





la musica in nuce c'è, anche se in fieri; c'è il titolo; mi sto lambiccando sul testo




domenica 23 dicembre 2018

TRA SAN CIRO, MONTE GRIFONE E IL LAGO NELL'OMONIMO PARCO DI MAREDOLCE. Work in progress. Che progress sia!

Note e commenti da Facebook di relatori e operatori che amano la realtà di Maredolce
 tra passato, presente e futuro
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Maria Antonietta Spadaro:
Domani venerdì 21 dicembre ore 16.00
Conferenza di Raffaele Savarese
"Il Parco e il Palazzo di Maredolce e la chiesa di San Ciro"
Chiesa di San Ciro a Maredolce
Come si arriva a San Ciro?
Dalla circonvallazione, direzione Bagheria, si supera la ex rotonda di via Oreto e si esce prendendo la bretella. Dopo il cavalcavia e la stazione di rifornimento (GAS) c'è l'ingresso per la chiesa con area di parcheggio limitrofa quindi … Vi aspettiamo!!!






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Domenico Ortolano
Oggi pomeriggio nella chiesa di San Ciro relazione sul parco della favara_maredolce con Raffaele Savarese, Maria Antonietta Spadaro, Carolina Di Patti, padre Angelo Mannina.
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Raffaele Savarese
80 cittadini hanno sopportato il freddo di san Ciro per partecipare alla riunione organizzata da ANISA, la parrocchia della Madonna di Pompei, l'ass. castello e parco di Maredolce e circolo l'istrice. 
A tutti va il mio ringraziamento per questo segnale di civiltà finalizzato al recupero del parco di Maredolce in tutte le sue valenze da quelle ambientali a quelle culturali a quelle sociali perchè soltanto con la fruizione dei cittadini con il loro amore il parco ha ragione e possibilità di vita e sviluppo. 

Ora un secondo obiettivo ci attende : la RIAPERTURA DEL VICOLO SANCIRO ovvero della strada campestre che si sviluppa sopra la diga : gli argini normanni di Maredolce. Stradina che congiunge via conte Federico con la chiesa di san Ciro.
Sarà un modo differente di fruire del futuro parco sia con la mobilità pedonale sia con quella "nautica" come gli antichi re normanni quando vi sarà riportata acqua a sufficienza. 
Mamma Natura per ora vede e provvede malgrado la stupidità burocratica ed umana, infatti sotto i piloni dell'autostrada è ritornato il lago (c'era sino agli anni '60) e verdeggia il papiro che francamente non capisco come ci sia arrivato: peraltro splendido e vigoroso. 

Il prossimo appuntamento è dunque: LO SFRATTAMENTO DELLA STRADA, poi spero faremo anche il girotondo con le scuole e parrocchie, girotondo tanto caro ad Anna Capra che lo pensò con altri amici.
un ringraziamento particolare a Carolina Di Patti ed al museo universitario Gemmellaro che raccoglie le "spoglie" dei "giganti". grazie a tutti!!!!!


...e il lago
Raffaele Savarese
propongo l'antica planimetria del lago dove è segnato l'argine/diga in muratura e la zona del massimo impaludamento dove oggi si trova costruita una villa abusiva che non si vuole abbattere. Comunque sia la salvaguardia, ripristino e nuova funzionalità del bacino per un uso prima di tutto della popolazione è l'obiettivo minimo ed irrinunciabile. nella prossima manifestazione condurremo i cittadini ad ammirare MAREDOLCE come e dove non hanno visto mai!!!!! auguri di buon Natale a tutti ... compresi gli ostili.


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Raffaele Savarese io devo un ringraziamento a Pietro Longo, anche se non è venuto,perchè nella presentazione del suo libro è stato letto con garbo il canto su Fawara nella traduzione di Gabrielli che ha ridimensionato l'aulico precedente di Michele Amari e, spero, faccia definitivamente pulizia delle fantasiose ipotesi dei "due mari" . Infatti basta uscire dal palazzo sul lato sud e guardare e si vedranno: il braccio lacustre che viene da ovest (la montagna) e quello che viene da sud (conte Federico) e si capisce, senza problemi, l'unione dei "due laghi" e senza dare fastidio ad un improbabile mar Tirreno. Il lago è una cosa così semplice e così facile da ripristinare che è difficile capire l'acrimonia o lo scetticismo con cui ci si oppone al ripristino del lago dove le gondole del sovrano saranno sostituite dai canotti dei bambini che imparano il canottaggio!!! grazie a tutti !!!!!! è splendido questo entusiasmo!!!!!
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Piero Carbone da Racalmuto 
L'Istituto Comprensivo "Maredolce" ha adottato la Chiesa di San Ciro nel 2016: numerosa e festosa è stata l'affluenza di tante persone che conoscevano la chiesa soltanto per averla vista, sempre chiusa, da lontano, ai piedi di Monte Grifone, costeggiando l'autostrada: da una vita avrebbero voluto visitarla. Felici per averne avuto finalmente l'opportunità. Visitatori d'eccezione gli italoamenricani di "Arba Sicula" che hanno apprezzato le notizie in italiano e in inglese dei ragazzi delle elementari e delle medie ora corrispondenti alla primaria e alla secondaria di primo grado
























ph ©piero carbone

sabato 22 dicembre 2018

ETTA SCOLLO A PALERMO. Ai Cantieri Culturali della Zisa il 21 e 22 dicembre


Ieri sera (e oggi) Etta Scollo ai Cantieri Culturali della Zisa. La sua voce è una tavolozza con tutti colori: in ogni "quadro" o "quadretto", incredibili e infinite sfumature. Momenti di vero spettacolo, tra le canzoni di Rosa Balistreri rivisitate e i testi originalissimi nella "lingua" di Franco Scaldati interpretati da Melino Imparato. Regia di Matteo Bavera












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Locandina

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  • 21-22.12.2018 Palermo, Cantieri Culturali alla Zisa, Spazio tre navate, In forma di Rosa” Omaggio a Rosa Balistreri e Franco Scaldati con Etta Scollo e Melino Imparato
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  • 05.09.2018 ore 10.30 Siena, Università per Stranieri di Siena, Piazzale C. Rosselli 27 – Aula 8 Sessione Polifonia musicale – Le vie delle melodie italiane in un mondo transculturale, XXIII Convegno dell’AIPI
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Ho il piacere di anticipare che presso l'editore Cesati 
verrà pubblicato il libro con i lavori sulla Polifonia musicale a cura di Dagmar Reichardt.
Il libro conterrà una sezione dedicata a Etta Scollo per una intervista a più voci.
Ringrazio Dagmar per avermi coinvolto in questa avventura.


ph ©piero carbone

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a Siena (4 settembre 2018)
...con Dagmar Reichardt ed Etta Scollo



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