Amo la poesia dialettale siciliana, più volte mi sono ripromesso di fare una ricerca sulle poesie di Giuseppe Schiera, un giorno mi capita sul web di trovarne una che ironizzava sulla tv e chi l'ha messo sostiene che sia sua. Peppe morì nel 43' la tv in Italia arrivò nel 54' chiaramente è un falso! Dopo poche ore mi ritrovo per caso tra le mani un ritaglio del giornale L'Ora di Palermo del 21 marzo del 65' in cui il grande giornalista e commediografo Salvo Licata fa una riflessione:
" È sperabile, che qualcuno degli studiosi delle nostre tradizioni popolari, si prenda cura di Giuseppe Schiera, prima che il tempo lo cancelli dalla memoria di quelli che lo conobbero."
E' un messaggio di Salvo Licata o di Peppe Schiera mi chiedo, decido di provare e comincio la mia ricerca, raccogliere le sue poesie sparse qua e la non è semplicissimo, riesco a racimolarne un ottantina, ma durante la ricerca mi accorgo che la leggenda popolare ha distorto gran parte della storia della sua vita; devo cercare la verità, mi dico, vado nei vicoli dove ha vissuto, trovo alcuni parenti rimasti, consulto documenti negli archivi storici e mi rendo conto, man mano che vado avanti, di trovarmi di fronte un uomo molto diverso da quello descritto in alcuni opuscoletti in giro dagli anni scorsi a Palermo, mi trovo davanti dei falsi storici, trovo pure la storia di Margherita Vaccaro, la moglie che lui amò tantissimo, la donna che la leggenda popolare ha in qualche modo nascosto, oscurato, trascurato; donna che fu capace di sorreggerlo fieramente fino all'ultimo giorno, nella grande avventura della vita. Alla fine della mia ricerca, durata tre anni, mi trovo davanti, la storia di un grande poeta e del suo grande amore. Non potevo più limitarmi a scrivere una fredda biografia per raccontarne la vita. Allora scelgo di scrivere la storia romanzata di Peppe e Margherita, come fossero due diari incrociati cronologicamente e che raccontano nel modo più vicino possibile alla realtà, della "fuitina", del loro matrimonio, dei guai passati con la giustizia, dell'incontro e alla conseguente grande amicizia di Peppe con il poeta bagherese suo collega contemporaneo Ignazio Buttitta, del suo grande desiderio mai realizzato di essere padre, fino alla sfortunata morte! In tutto questo, non ho voluto rendere troppo triste la sua storia, l'ho raccontata con un po' di ironia, come credo, sarebbe piaciuto a lui, a Peppe Schiera!
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Gentile Roberto Ardizzone, la breve presentazione che ha fatto del suo lavoro su Schiera mi ha talmente incuriosito che ho deciso di comprarlo. Essendo io di Polizzi Generosa (PA), mi chiedevo se c'è la possibilità di farlo senza passare dal canale di Amazon...
La ringrazio per la disponibilità
Gentile Roberto Ardizzone, la presentazione che qui ha fatto del suo lavoro mi ha talmente incuriosito che ho deciso di comprare il libro. Essendo io di Polizzi Generosa (PA), mi chiedevo se fosse possibile farlo senza passare dal canale di Amazon...
La ringrazio in anticipo per la disponibilità
Commento di Nicolò D'Alessandro su Facebook in riferimento al Post.
*
Volevo segnalarti che, a proposito di Beppe Schiera citato nel post, esiste un bellissimo saggio pubblicato da Flaccovio, dello scrittore Michele Perriera dal titolo: L'Avvenire della memoria". È stato pubblicato negli anni settanta. Del personaggio Schiera esiste una testimonianza ulteriore. il compianto Giorgio Li Bassi lo ha riportato in scena più volte. Ne ho memoria. Ho voluto segnalarlo.
Nicolò D'Alessandro.
" È sperabile, che qualcuno degli studiosi delle nostre tradizioni popolari, si prenda cura di Giuseppe Schiera, prima che il tempo lo cancelli dalla memoria di quelli che lo conobbero."
E' un messaggio di Salvo Licata o di Peppe Schiera mi chiedo, decido di provare e comincio la mia ricerca, raccogliere le sue poesie sparse qua e la non è semplicissimo, riesco a racimolarne un ottantina, ma durante la ricerca mi accorgo che la leggenda popolare ha distorto gran parte della storia della sua vita; devo cercare la verità, mi dico, vado nei vicoli dove ha vissuto, trovo alcuni parenti rimasti, consulto documenti negli archivi storici e mi rendo conto, man mano che vado avanti, di trovarmi di fronte un uomo molto diverso da quello descritto in alcuni opuscoletti in giro dagli anni scorsi a Palermo, mi trovo davanti dei falsi storici, trovo pure la storia di Margherita Vaccaro, la moglie che lui amò tantissimo, la donna che la leggenda popolare ha in qualche modo nascosto, oscurato, trascurato; donna che fu capace di sorreggerlo fieramente fino all'ultimo giorno, nella grande avventura della vita. Alla fine della mia ricerca, durata tre anni, mi trovo davanti, la storia di un grande poeta e del suo grande amore. Non potevo più limitarmi a scrivere una fredda biografia per raccontarne la vita. Allora scelgo di scrivere la storia romanzata di Peppe e Margherita, come fossero due diari incrociati cronologicamente e che raccontano nel modo più vicino possibile alla realtà, della "fuitina", del loro matrimonio, dei guai passati con la giustizia, dell'incontro e alla conseguente grande amicizia di Peppe con il poeta bagherese suo collega contemporaneo Ignazio Buttitta, del suo grande desiderio mai realizzato di essere padre, fino alla sfortunata morte! In tutto questo, non ho voluto rendere troppo triste la sua storia, l'ho raccontata con un po' di ironia, come credo, sarebbe piaciuto a lui, a Peppe Schiera!
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La ringrazio per la disponibilità
Francesco
La ringrazio in anticipo per la disponibilità
Francescp
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Volevo segnalarti che, a proposito di Beppe Schiera citato nel post, esiste un bellissimo saggio pubblicato da Flaccovio, dello scrittore Michele Perriera dal titolo: L'Avvenire della memoria". È stato pubblicato negli anni settanta. Del personaggio Schiera esiste una testimonianza ulteriore. il compianto Giorgio Li Bassi lo ha riportato in scena più volte. Ne ho memoria. Ho voluto segnalarlo.
Nicolò D'Alessandro.