giovedì 31 agosto 2017

I POST DEL MESE. Agosto 2017

mercoledì 30 agosto 2017

LA VILLETTA AL SERRONE È UN BELVEDERE SULLA STORIA. Il dottor Salvatore Sferrazza nella corrispondenza di Padre Cipolla

E' chiamata Villetta ma potrebbe essere un Belvedere che completa a 360 gradi la visuale panoramica offerta dal Castelluccio posto su altura a 720 metri: i due occhi di Racalmuto per guardare verso l'entroterra fino all'Etna e verso il mare fino a Porto Empedocle e oltre. 

Ma un terzo occhio offre l'intitolazione della Villetta al cav. Salvatore Sferrazza Sciascia, quello verso il passato. 

Questa considerazione mi è balenata leggendo la lapide ricca di notizie in sostituzione della precedente scritta su precario compensato. 
Si dà il caso infatti che in uno dei rivoli della estesa corrispondenza di Padre Giuseppe Cipolla mi sia imbattuto più volte nel nome di Salvatore Sferrazza. Viene nominato dagli interlocutori di Padre Cipolla con grande rispetto e considerazione, gli interlocutori erano perlopiù seminaristi, sacerdoti, vescovi, dell'agrigentino e del nisseno. 


Propongo due lettere del 1895 provenienti da mons. Giovanni Guttadauro Vescovo di Caltanissetta e dal suo Vicario Generale mons Nicolantonio Diliberto.
In queste, come nelle altre copiose lettere, si fa sempre riferimento al Signor o Dottor Salvatore Sferrazza non seguito dall'altro cognome Sciascia. 

Sarebbe suggestivo parlare più diffusamente dell'epistolario e leggere alcune lettere dove è citato il Dr. Salvatore Sferrazza in un apposito incontro culturale, e direi sentimentale, proprio al Serrone,  nella Villetta a lui intitolata che è un terrazzo naturale. Il leggio c'è.

Qualcuno raccoglierà la proposta?



Nicolantonio Diliberto
(Caltanissetta, 27 aprile 1895)
     

      Mio carissimo D. Peppino

      Non ho potuto scrivere a voi, né al signor Sferrazza. Molti sono stati gl’impicci. Fate le mie scuse con lui, e le congratulazioni mie e di M. Vescovo per la favorevole sentenza riportata.
      Già si è compiuto l’atto di permuta del locale del Seminario, ed ieri fu spedito al Ministero per l’approvazione. Speriamo si benedica la prima pietra per S. Giovanni.
       Se ascoltate un mio consiglio, che riesca anche salutare per la vostra guarigione, non date alcuna risposta a veruna lettera che possa pervenirvi da S.Cataldo, o dei chierici di S. Michele. Ogni amicizia è fallace tra i giovani come con le donne. Non se ne che amarezza. Intanto procurate di star bene.
      In uno dei giorni del prossimo mese di Maggio, quando potrò esser libero, verrò con Peppinello. Così vedrò voi, il S. Sferrazza, M_r Blandini, e ritornerò a Canicattì per visitare P. Cupani, e restituirci la sera in Caltanissetta. Dalle sei del mattino alle 9 della sera vi è tempo a far tutto questo comodamente.
     Vi abbraccio con tutto affetto e saluto i vostri genitori. Credetemi
     Vostro affmo Amico
      N. Diliberto

Tante cose a Sr. Sferrazza, anche da parte di Peppinello.


       P.S. Anche io questa volta ti saluto insieme ai tuoi.
       Tuo affmo collega Sac. C. Luzio

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       Il post scriptum è vergato con altra grafia, appartenente a Cataldo Luzio.







Giovanni Guttadauro
(Caltanissetta, 28 aprile 1895)
       Carissimo Cipolla,

       Ho domandato spesso notizie della tua salute; ed ora mi consolo sommamente in ricevere la cara lettera scritta di tua propria mano. Questo è segno che stai piuttosto bene, ed io me ne rallegro assai. Desidero però di sentire al più presto che tu ti sei rimesso in forza completamente, e che hai già riacquistata la primiera florida sanità. Contentiamoci intanto del miglioramento, che hai fatto in questi giorni di dimora nella tua patria, e speriamo meglio per l’avvenire.
       Ho accettati i sensi di tua sincera condoglianza, e ti ringrazio delle preghiere fatte per la mia cara sorella.
       Partecipa i miei saluti a tutta la tua famiglia ed al Sig. Sferrazza, e riceviti la pastorale benedizione.
       Caltanissetta, 28 Aprile 1895

      Al Rev. Diac. Giuseppe Cipolla
      
     Tuo affmo
      Giovanni Vescovo

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Lettera vergata su carta listata a lutto. Ndc.






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ph ©piero Carbone


martedì 29 agosto 2017

archivio e pensamenti: A CALTABELLOTTA SI RINNOVA LA "PACE", PROVENENDO DA CASTRONOVO. Paolo Vetrano, Enzo Mulè e Nino Di Chiara ne promuovono il "cammino"

archivio e pensamenti: A CALTABELLOTTA SI RINNOVA LA "PACE", PROVENENDO DA CASTRONOVO. Paolo Vetrano, Enzo Mulè e Nino Di Chiara ne promuovono il "cammino"


Testo e foto dal Post di Paolo Vetrano su Facebook 

Convegno la"Via dela Pace" Caltabellotta Chiesa Madre 28 Agosto 2017 - Presentazione del progetto cammino storico " Via della Pace " fatto da Federico III re di Sicilia tra Caltabelotta e Castronovo di Sicilia e da li nuovamente a Caltabellotta nelle ultime fasi del vespro siciliano e che si conclusero con la pace di Caltabellotta,
Cammino storico ideato dalle associazioni Kratas Tour di Caltabellotta e il vecchio Kassaro di Castronovo di Sicilia.
Un ringraziamento va alle Associazioni cavalieri di Triokola e Pace di Caltabellotta per avere realizzato il corteo storico che a preceduto il convegno
Un ringraziamento al Comune di Caltabellotta che a offerto il buffet finale con prodotti tipici locali

















SCIASCIA E ALTRI SICILIANI DA ROTTAMARE. PER "COLPA" DI ONOFRI? Ma... non si può risucchiare lo stesso uovo da due buchi opposti

Un mio commento su fb, in margine  all'articolo di Diego Romeo sulla presentazione del libro di Gaetano Savatteri, Non c'è più la Sicilia di una volta, ha suscitato l'intervento di Massimo Onofri tirato in ballo nel commento. Ne è nata una breve conversazione notturna che a qualcuno potrebbe dare adito per ulteriori spunti di riflessione.
Ringrazio Massimo per la pronta e amabile disponibilità.

Renzo Collura, Omaggio a Pietro D'Asaro, partic.


Link per leggere l'articolo di Diego Romeo




Commenti
Piero Carbone da Racalmuto quanta rabbia per non essere stato citato da Massimo Onofri nel suo Passaggio in Sicilia! Conclusione: rigettare Onofri con tutto il suo armamentario, vecchio, inadeguato, insopportabile; per capire la Sicilia serve altro... tranne alcune eccezioni del vecchiume da dismettere: presiedere il Premio intestato a Leonardo Sciascia naturalmente o far salotto con i nomi buoni e stagionati alla Fondazione Sciascia naturalmente assieme a Cavallaro con la sua strada di vecchi scrittori da rottamare tra cui Sciascia naturalmente o condurre un giornale che si vanta tutt'ora accanto alla testatina di avere avuto articoli firmati da Sciascia naturalmente o, per compiacere Camilleri, battagliare per intitolare il teatro Regina Margherita di Racalmuto a Leonardo Sciascia naturalmente o... Ma uno stesso uovo non si può risucchiare due volte anche se da due buchi opposti! Scegliere si deve. O cambi uovo o cambi pollaio!
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Massimo Onofri Ma di chi sarebbe Piero questa rabbia? E per chi? Per me povero etrusco estinto? Ma davvero?
Piero Carbone da Racalmuto il fatto è che mi è sembrata eccessiva a suo tempo la tempestiva stroncatura del tuo libro su una rivista di Laurana editore mi pare: è lì che si parla di inadeguatezza a comprendere la Sicilia nuova con gli attrezzi vecchi, e sappiamo a quali attrezzi o nomi si facesse riferimento

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Massimo Onofri Non conosco la stroncatura. Chi fue?
Piero Carbone da Racalmuto appena trovo il link te lo invio
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Massimo Onofri Che poi io non capisco e non volevo capire niente. Parlavo di me nel libro. E basta.

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Rispondi13 min
Piero Carbone da Racalmuto non farci caso , errore di battitura che ho cancellato
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Piero Carbone da Racalmuto Lo sai però, questo modo di scrivere non ex cathedra, quasi passeggiando, con noncuranza, è ancora più deflagrante
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Massimo Onofri Tutte le stroncature sono ben accette.
Piero Carbone da Racalmuto ne convengo, ma buttare il bambino con l'acqua sporca, scusa l'immagine, è altro e oltre
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Piero Carbone da Racalmuto col tuo permesso vorrei riportare questo nostro "dialoghetto" sul mio blog. Hai niente in contrario?

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Massimo Onofri Ma la frittura in sociologese e moralistica mi lascia indifferente. E non ha mai fatto bene alla Sicilia

Rispondi6 min
Massimo Onofri Nulla in contrario

Rispondi5 min
Piero Carbone da Racalmuto Sono d'accordo, forse perché provengo dalla scuola di Luigi Russo o semplicemente ne ho assorbito qualcosa leggendo i suoi libri e  per averci ricavato la tesi di laurea. Grazie per la disponibilità.
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Massimo Onofri A te. Ciao


L'ARTICOLO CITATO:
 (rivista on line Todomodo.club, Melampo editrice)
http://www.todomodo.club/2016/09/21/realta-testarda-savatteri/

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