Visto che si ragiona di storia comune e di idee e di giudizi storici etc. mi sembra non peregrino pubblicare le riflessioni e i commenti su fb al post di ieri:
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2013/10/se-padre-cipolla-chiede-aiuto-alla.html
Rappresenta tra l'altro un bell'esempio di dialogo, non ci si può sentire in guerra perenne con ciò che fanno o scoprono o scrivono gli altri. Anzi, è occasione di arricchimento reciproco, a tutto vantaggio della verità (sempre con una buona dose di approssimazione s'intende). E fatta salva l'autonomia di giudizio.
A Ettore Liotta, Pasquale Giuseppe Palumbo, Giuseppe Stafforini, Tina Ferlisi, Carmelo Mulè, Oriana Cammilli, Giusy Randazzo piace questo elemento.
- Una delle figure più reazionarie della storia d'Italia. Appoggiò, tra l'altro, la repressione crispina dei fasci siciliani.
[il giudizio è riferito alla Regima Margherita] Piero Carbone Il mio non voleva essere un giudizio storico ma estetico; in ogni caso fa parte della "nostra" storia, come ne fa parte Crispi, Crispi garibaldino e poi... ciò non toglie che non si possa parlare di loro. Giudizi storici a parte. Nel caso specifico il documento attesta le aspettative che il potere centrale suscitava nella periferia. Se queste aspettative erano sistematicamente esaudite o eluse è un altro paio di maniche. La validità del documento resta intatta e dice del nostro paese tante cose: di un quartiere povero, della generosità di alcuni, della intraprendenza dei singoli etc.
- Certamente. Fanno parte della nostra storia. Ma va ricordato che i Savoia significarono miseria e sangue per la nostra popolazione.
- ricordiamolo; il generale però non ci distolga dallo studio del particolare che, dialetticamente, al generale rimanda nel bene e/o nel male
- Anzi è proprio dallo studio dei tanti "particolari" che bisogna partire per ricostruire il quadro storico generale dell'epoca, completamente falsificato dalla storiografia di derivazione retorico-isorgimentale.
Concordo sul principio e sul metodo: si esamini senza pregiudizio e senza falsificazioni ciò che viene dal basso, i tanti "particolari", e poi quello che ne viene fuori lo si riconosca, insomma, comu nasci si vattìa. Sembra facile, quasi scontato. Sembra. Anche le storie municipali andrebbero riscritte, con uno sguardo non soltanto etnoantropologico o, peggio, aneddotico, ma il danno in parte è irrimediabile se si guarda lo stato degli archivi storici comunali in Sicilia o che tali avrebbero dovuto essere.10 ore fa · Modificato · Mi piace · 1
- Il danno è dovuto sia per lo stato degli archivi sia per una sorta di rimozione della memoria storica voluta dalle classi dirigenti. Basti pensare alla viiolenta repressione della rivolta dei renitenti alla leva del 1862 a Racalmuto. Vi furono scontri a fuoco, probabili esecuzioni sommarie e arresti in massa per rappresaglia. Nessun racalmutese contemporaneo ne scrisse niente. Nessuna traccia nei documenti tranne lo scritto del prefetto Falconcini. Eppure fu un fatto devastante che condizionò la vita del paese per parecchi decenni in quanto alimentò la piaga del brigantaggio. Il popolo che subì quelle violenze purtroppo non sapeva scrivere.
- Certo che padre Cipolla doveva essere molto attivo ed anche molto criticato. Ricordiamo il detto: " 'un c'è scuru e 'un c'è fuddra si nun c'è patri Cipuddra".Il discorso su Padre Cipolla non finisce certamente qui.***
- Piero Carbone
Nì, visto che ragioniamo di storia comune, e di idee e di mentalità etc. posso pubblicare le nostre riflessioni come commento al post sul blog? Se dici sì mi piacerebbe che chiudessi tu riferendo il tuo avvicinamento alla storia locale e ai contributi che vi hai portato, se vuoi lo possiamo pubblicare come post, raccontando proprio come è nato. Daremmo un bell'esempio di dialogo, alcuni invece si sentono in guerra perenne con ciò che fanno o scoprono o scrivono gli altri. Ti abbraccio. - Piero Carbone
Dopo il tuo commento in riferimento alla tua esperienza di ricercatore li assemblo e li pubblico o se preferisci, un tuo articolo autonomo e in coda il dialogo che abbiamo avuto. Fai tu. - Nino Vassallo
Fai come ritieni opportuno, Piero, sei tu il direttore del blog! Un nuovo articolo lo potrei fare in un prossimo futuro su di un nuovo argomento. Tanto la storia di Racalmuto e quasi tutta da riscrivere!Grazie per la considerazione delle cose che scrivo. Io non ci metto niente di particolare a parte la pazienza nel cercare le notizie che riesco a reperire.°°°- Piero Carbone
Caro Ettore, oltre a quello di Nino, che ha acconsentito, vorrei pubblicare sul blog anche il tuo commento-sollecitazione su Padre Cipolla.
Foto di Mario Gallo
http://contraomniaracalmuto.blogspot.it/2013/10/il-lutto-si-addice-ad-elettra-il.html
RispondiEliminaDa fb. C'è chi apprezza. Un incoraggiamento a continuare il dialogo.
RispondiEliminaTina Ferlisi:
Grazie per le ricerche storiche che condividi con noi e ci permetti di conoscere "pezzi" di storia locale che io non conoscevo e come me , credo, altri. Aspetto anche la continuazione dell'interessante confronto dei post.