Blog di Piero Carbone (da Racalmuto, vive a Palermo). Parole e immagini in "fricassea". Con qualche link. Sicilincónie. Sicilinconìe. Passeggiate tra le stelle. Letture tematiche, tramite i tags. Materiali propri, ©piero carbone, o di amici ospiti indicati di volta in volta. Non è una testata giornalistica. Regola: se si riportano materiali del blog, citare sempre la fonte con relativo link. Contatti: a.pensamenti@virgilio.it Commenti (non anonimi). Grazie
sabato 8 giugno 2013
TOCCACI LA CUDA! Modi di dire
Tòccaci la cuda! Tuccari la cuda!
Letteralmente: Toccagli (calpestagli) la coda! Toccare (strizzare) la coda!
Fuor di metafora, riferendosi ad essere umano, la coda andrebbe sostituita col portafogli o con l'amor proprio, infatti significa sottoporre qualcuno alla macchina della verità, mettere alla prova qualcuno per fare venire fuori la vera natura, i veri sentimenti, l'attaccamento ai propri beni, al di là di ogni apparenza: mettere a repentaglio l'interesse o il comodo di qualcuno fa sì che sprizzi fuori la reazione che mette a nudo il suo animo, sempre al di là delle proclamate e sbandierate affermazioni in contrario.
E sicuramente ebbe toccata la coda, Caranzano Cappello d'Azzaro, proprietario del Feudo grande, quando il nullatenente Pircoco, bracciante agricolo che lavorava a giornata, comunista come lui, prendendo sul serio le parole del Caranzano, candidato a sindaco, dopo il comizio si presentò dietro i cancelli della sua masseria nel Feudo grande a reclamare una parte dei terreni. "La terra a chi la lavora" era stato detto al comizio. "Viva il comunismo".
Ci rimase male, però, molto male, Caranzano Cappello d'Azzaro, per l'inaspettata pretesa, e cioè, cedere una parte delle "proprie" terre. Il proprietario Caranzano, da proprietario più che da comunista, affrontò la pericolosa situazione con queste parole:
E bravu Pircoco! E chi ti jetti ppi la santa Chiesa? Zaùrdu!
Letteralmente: "E bravo Pircoco! Ti scagli conto la santa Chiesa? Insolente!".
Come dire: la tua pretesa è giusta ma lontano dalle mie terre e dalle mie proprietà.
Sotteso ci sta un benevolo o forse minaccioso consiglio perché, come notorio, chi si scaglia contro la santa Chiesa incorre nella scomunica maggiore.
La morale è che se uno vuole rendersi conto dei reali compagni di strada o presunti alleati e sodali, basta toccargli la coda.
Mettendo in conto di andare con molta probabilità incontro a cocenti disillusioni.
E possiamo immaginare a quali delusioni possiamo andare incontro toccando la coda pubblicamente a chi svolge per professione un ruolo improntato alla morigerata condotta, alla sobrietà esemplare, alla carità fraterna, alla giustizia equanime, all'altruismo istituzionalizzato!
Sarebbe ora di cominciare a toccare la coda a tanti.
RispondiEliminaDirei che nella nostra bell'italia politica nessun altro modo di dire e' mai stato tanto attuale come questo....senti quest'altro" li jardina siccaru,i munnizzara sciurieru "!!
RispondiEliminatocca la coda ai politici oggi e ti graffieranno "dicono" nel 2017 ahahahaha
RispondiEliminaI proverbi e i modi di dire sono una miniera, c'è un sostrato di verità che resiste nel tempo anche se il loro succo viene espresso con linguaggi disparati e sofisticati.
RispondiEliminaUn esempio appreso in rete:
http://www.controlacrisi.org/notizia/Conoscenza/2013/6/4/34218-noam-chomsky-ecco-10-modi-per-capire-tutte-le-menzogne-che/