- Per galeotto intendo che ha ispirato e ispira tante cose! E quante ne potrebbe ispirare, questo tesoro visibilissimo e negletto!La vallata ai suoi piedi è un anfiteatro naturale, che fa pensare al peruviano Matsu Picchu nella valle dell'Urubamba.Dalla linea ondulata delle colline sullo sfondo, si leva il cono imbiancato dell'Etna.Il Castelluccio: una risorsa per Racalmuto. L'ennesima occasione da valorizzare per la Sicilia. Questi pensieri mi ha suggerito una chiacchierata su fb che pubblico di seguito. Le immagini a corredo rendono plastiche le parole facendo risaltare ed esaltando il loro senso.
- Martedì 7 Maggio
- Domenico Mannella
Carissimo Piero non trovo più "OH CASTIDDUZZU MIU" puoi inviarmelo di nuovo?? Non si sa mai?! Dovessi avere il tempo sufficiente! Altrimenti avrei un'idea di riserva, sentiamo che ne pensi tu. Durante la recitazione della poesia potrei eseguire, io solo, un sottofondo di musiche medievali al flauto dolce, per ricreare il tipico ambiente sonoro, nell'ambiente architettonico del tempo!! Che ne pensi?? - Piero Carbone
Oh Castiddruzzu miu ca ti scurdaru
n capu na muntagnola abbannunata
d'un circu russu lu suli a lu scurari
ti circunna e mpacci lu paisi po taliari.
Seculi, dimmi, quantu nn a sfidatu
cu ssi macigni di rocchi a sustintari,
supirchjarii quantu nn a vidutu
nni ddru paisi ca ti voli scurdari.
Sicuru e fermu, livatu ni l'antu,
tu sienti lu vientu hiuhhiari e quarchi
rocca chi ddra ssutta sempri cadi.
Ancora, bieddru miu, ca n capu a stari
comu n'aquila cu l'uocchji grifagni
chi accuvacciata n capu l'ova av'a cuvari.
- Domenico Mannella
Caro Piero mi fa piacere il tuo gradimento per l'idea "flautata". Ti ringrazio anche per la prontezza della risposta. Il post sul Castelluccio l'avevo già visto, ma non ti avevo ancora fatto i complimenti. Davvero bravo. Raccogliere le foto fatte casualmente, insignificanti al primo scatto, semplice foto ricordo, vederle trasformare in narrazione didascalica-visiva, sorprende, stupisce, meraviglia, spinge ad apprezzare, riconoscere e ammirare l'animo e l'abilità del poeta e del narratore che trasforma in poesia dalla pietra alla fotografia!! A presto. Domenico - Mercolì 8 Maggio
- I complimenti sono ricambiati, sentitamente ricambiati, ma pensando, Angelo Cutaia permettendo e ad Angelo permettendolo, pensando a quante iniziative belle si potrebbero fare al Castelluccio, alle risorse da valorizzare, a quanti artisti potrebbero arricchirlo con il loro estro, a quanta e quale bellezza vi potrebbe svettare, al riverbero che ridonderebbe sul paese, viene da ipotizzare che l'atteggiamento più proficuo, per quanti si troveranno coinvolti in questa e nelle avventure future, nonostante le difficoltà e le eventuali opposizioni, e parafrasando un noto "gioco" televisivo, debba essere il seguente: accettiamo e andiamo avanti!
Oh my dear castle that all have forsakenSitting upon a mountain all alone, forlorn,at dusk a reddish circle glows around youand you can gaze upon the town.How many centuries have you withstoodwith your enormous rocks the test of time?Tell me, how many wrongs have you enduredfrom that commune that wishes you were gone?Solid and strong, raised high in our midst,you feel the hissing of the blowing windand hear your stones that keep on crumbling down.You must remain up there a long, long time,just like an eagle with rapacious eyes,sitting upon the eggs to hatch its brood.Ringrazio per la traduzione l'amico Gaetano Cipolla, docente della St. John's University, New York.
Quadri e foto di (iniziando dal primo in alto):Nicolò RizzoPicipòNicolò RizzoGiuseppe TuccioMedaglia bronzea senz'altra indicazioneRenzo ColluraAlessandro Giudice
http://archivioepensamenti.blogspot.it/2013/05/al-castelluccio-accade.html
http://www.youtube.com/watch?v=k0wFlaW64-c
Tante eccellenze , un grande impegno, un magnifico risultato.
RispondiEliminaGrazie.
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