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Blog di Piero Carbone (da Racalmuto, vive a Palermo). Parole e immagini in "fricassea". Con qualche link. Sicilincónie. Sicilinconìe. Passeggiate tra le stelle. Letture tematiche, tramite i tags. Materiali propri, ©piero carbone, o di amici ospiti indicati di volta in volta. Non è una testata giornalistica. Regola: se si riportano materiali del blog, citare sempre la fonte con relativo link. Contatti: a.pensamenti@virgilio.it Commenti (non anonimi). Grazie
martedì 31 ottobre 2017
lunedì 30 ottobre 2017
UN SELFIE ACCADEMICO COL PROFESSORE SABATINI. Con tanti like
da facebook
Incontri a Palermo: un #selfie col professore Francesco #Sabatini accademico della Crusca e curatore di una rubrica linguistica la domenica mattina su Rai 1. Grande emozione. Ai miei alunni faccio consultare sempre l' #AccademiadellaCrusca Gliel'ho anche detto.
domenica 29 ottobre 2017
SGRAMMATICATURE E FILOSOFIA DELLA TERRA. Un giovane, vent'anni fa, raccontava
Ma a chi?
Quanto bisogna lavorare alla raccolta del frutto
Quanto bisogna lavorare alla raccolta del frutto
Sul campo dell’agricoltura ho ricevuto
una bella esperienza perché mi sono inzegnato tante cose.
Io ho
potuto conoscere e capire come avviene la crescita di un frutto. Circa due anni
fa ho conosciuto un cristiano che fa il contadino, grazie a questo cristiano ho
visto quanto è bella la natura perché mi ha imparato una volta come si semina,
come bisogna fare crescere i semi e ho capito anche quanto bisogna lavorare
alla raccolta del frutto.
Per fare
crescere un seme qualsiasi io mi sento di dare la vita a un altro essere
vivente, per fare crescere un seme la prima cosa da fare è immergerlo sul
terreno e dare l’acqua due giorni sì e due giorni nò, poi coltivarlo mettendo
attorno la pianta del sale agricolo o del concime per fare crescere meglio la
pianta.
Quando
la pianta è già cresciuta e il frutto è stato raccolto io soffro poi a sdraricarla,
dopo tutto il lavoro che è stato svolto per arrivare alla soddisfazione di
raccogliere il suo frutto.
Il contadino quando deve
vendere i frutti deve venderli a pochissimo prezzo dopo tutto il lavoro che è
stato svolto perché dal contadino questa merce va a finire al commerciante che
deve rivendere alla gente.
Io
vorrei che la gente non sarebbe così strafottente su come si basa l’agricoltura;
molta gente quando si ci parla di coltivare la terra vogliono cambiare
discorso, perché non si rendono conto che tutte le cose che servono a noi per
farci vivere crescono proprio dal terreno.
Pancrazio, 20 anni