venerdì 17 ottobre 2014

I POETI PREFERISCON LE FARFALLE

Il titolo della silloge  Na farfalla mi vasau lu nasu, con le traduzioni di Marco Scalabrino, richiama, per naturale associazione di idee e di immagini, il modo di dire Far saltare la mosca al naso il cui significato di

• Provocare irritazione, 
dar fastidio; 
esasperare inducendo all'ira, 
come può fare una mosca che insiste a posarsi ripetutamente sul naso di qualcuno (Dizionario HOEPLI)

nulla ha a che fare con le farfalle dei poeti. Per fortuna.
Metamorfosi della poesia!
Come la farfalla che volteggia nella poesia di Arthur L. Clements... (http://archivioepensamenti.blogspot.it/2014/10/una-farfalla-sul-naso.html)


Parimenti,  il naso del titolo richiama l'altro modo di dire Farla sotto il naso, ma nella poesia di Nat Scammacca il naso è quello di un cane che, nonostante il rischio di un'aggressione, non impedisce a un viandante di passargli accanto, mentre,  tutto  preso dai suoi pensieri, volteggia con la fantasia e si pone problemi esistenziali e cosmici interrogativi.

Cui semu nuatri?
Zoccu sapemu
e zoccu nun sapemu
nnamentri chi l'universu gira
senza fini
e si capuzza
nziccumatu
a nudda banna.

da What do we know? / Zoccu sapemu? 
Traduzione di Marco Scalabrino






Quarta di copertina. Dalla Prefazione


Ricambio la dedica



1 commento:

  1. La recensione di Gianmario Lucini:

    http://www.edizionicfr.it/Libri_2014/33_Scalabrino/scalabrino.htm

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