giovedì 19 giugno 2014

IL METODO DELLA "QUINTA MANO"






Ha scritto Padre Fedele da San Biagio Platani nei Dialoghi familiari sopra la pittura difesa ed esaltata, Palermo 1788:  

"Vi sono Pittori  che tirano avanti nel dipin­gere Quadri, colla sola prima mano, ma vi sono degli altri, che li faticano colla seconda mano; e finalmente vi sono stati, ed al presente vi sono quelli veri Pittori, che senza badare al guadagno non proporzionato al di loro merito, ma soltanto al proprio onore riflettendo, dipingono Quadri con lunga fatica di prima, seconda, terza, quarta, e quinta mano, fintanto che loro stessi restano contenti, e non trovano più che fare".


Difficile pittura, dunque, paziente, di "quinta mano" come dicevano gli antichi dei quadri rifiniti per il molto e certosino lavoro.


Chi segue oggi questo metodo?
Ma vale solo per i pittori e la pittura?





Quadri di Pietro D'Asaro detto Monoculus Racalmutensis

6 commenti:

  1. C´erano bisogno almeno tre generazioni , di artisti e di artigiani , per costruire le grandi Cattedrali Gotiche , non solo per via della poca tecnologia di cui ancora disponevano , ma perché a quei tempi si credeva ancora che : La fretta é nemica della perfezione . Ricordo che quando visitai la cattedrale di Dusseldorf , rimasi sorpreso nel vedere che persino le architravi che sostenevano il tetto ,e che trovandosi in un solaio nessuno vedeva , erano state finemente decorate con eleganti incisioni . Altri tempi !

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  2. La Gioconda secondo Leonardo era un quadro incompiuto. La portava sempre con se per meglio definirla.
    Sergio Amato oggi è uno dei pochi pittori di quinta mano: fa poche mostre infatti perchè reputa sempre le sue tele imperfette ed incompiute. Per conoscere il suo lavoro bisogna andare a trovarlo a casa!!

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  3. Non solo a casa. L'anno scorso ha esposto con altri artisti racalmutesi nella mostra voluta e curata da me e Angelo Cutaia al Castelluccio.

    N.B.
    Prego l'anonimo di firmare il suo commento, tra l'altro condivisibile.

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  4. Fortunatamente io sono uno di quei pochi che spesso oltrepassa la quinta mano!

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  5. Fortunatamente sono uno di quei pochi che usano ancora questo metodo,quasi sempre oltrepassando la quinta mano.Alfonso Rizzo

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