sabato 8 giugno 2013

TOCCACI LA CUDA! Modi di dire



Tòccaci la cuda! Tuccari la cuda! 
Letteralmente: Toccagli (calpestagli) la coda! Toccare (strizzare) la coda! 
Fuor di metafora, riferendosi ad essere umano, la coda andrebbe sostituita col portafogli o con l'amor proprio, infatti significa sottoporre qualcuno alla macchina della verità, mettere alla prova qualcuno per fare venire fuori la vera natura, i veri sentimenti, l'attaccamento ai propri beni, al di là di ogni apparenza: mettere a repentaglio l'interesse o il comodo di qualcuno fa sì che sprizzi fuori la reazione che mette a nudo il suo animo, sempre al di là delle proclamate e sbandierate affermazioni in contrario.

E sicuramente ebbe toccata la coda, Caranzano Cappello d'Azzaro, proprietario del Feudo grande, quando il nullatenente Pircoco, bracciante agricolo che lavorava a giornata, comunista come lui, prendendo sul serio le parole del Caranzano, candidato a sindaco, dopo il comizio si presentò dietro i cancelli della sua masseria nel Feudo grande a reclamare una parte dei terreni. "La terra a chi la  lavora" era stato detto al comizio. "Viva il comunismo".

Ci rimase male, però, molto male, Caranzano Cappello d'Azzaro, per l'inaspettata pretesa, e cioè,  cedere una parte delle "proprie" terre. Il proprietario Caranzano, da proprietario più che da comunista, affrontò la pericolosa situazione con queste parole:
E bravu Pircoco!  E chi ti jetti ppi la santa Chiesa? Zaùrdu!
Letteralmente: "E bravo Pircoco! Ti scagli conto la santa Chiesa? Insolente!". 

Come dire: la tua pretesa è giusta ma lontano dalle mie terre e dalle mie proprietà. 
Sotteso ci sta un benevolo o forse minaccioso consiglio perché, come notorio, chi si scaglia contro la santa Chiesa incorre nella scomunica maggiore.

La morale è che se uno vuole rendersi conto dei reali compagni di strada o presunti alleati e sodali, basta toccargli la coda. 
Mettendo in conto di andare con molta probabilità incontro a cocenti disillusioni.

E possiamo immaginare a quali delusioni possiamo andare incontro toccando la coda pubblicamente a chi svolge per professione un ruolo improntato alla morigerata condotta, alla sobrietà esemplare, alla carità fraterna, alla giustizia equanime, all'altruismo istituzionalizzato!



4 commenti:

  1. Sarebbe ora di cominciare a toccare la coda a tanti.

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  2. Direi che nella nostra bell'italia politica nessun altro modo di dire e' mai stato tanto attuale come questo....senti quest'altro" li jardina siccaru,i munnizzara sciurieru "!!

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  3. tocca la coda ai politici oggi e ti graffieranno "dicono" nel 2017 ahahahaha

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  4. I proverbi e i modi di dire sono una miniera, c'è un sostrato di verità che resiste nel tempo anche se il loro succo viene espresso con linguaggi disparati e sofisticati.
    Un esempio appreso in rete:
    http://www.controlacrisi.org/notizia/Conoscenza/2013/6/4/34218-noam-chomsky-ecco-10-modi-per-capire-tutte-le-menzogne-che/

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