domenica 21 ottobre 2012

FARE I CONTI SENZA L’OSTE




Il modo di dire proverbiale “Fare i conti senza l’oste” esiste, nella sostanza, presso tanti popoli che lo declinano secondo i suoni e le regole delle loro lingue. Gli ennensi lo hanno piegato in dialetto siciliano a modo loro, come vedremo.

Il “succo” del “fare i conti senza l’oste”  lo riporto in “appena” sette lingue, compresi l’italiano e il siciliano, non per sfoggio (magari sapessi padroneggiare tutte queste lingue!) ma, attraverso l’ausilio di dizionari paremiologici plurilingue, in omaggio e gratitudine ai lettori tedeschi, francesi, inglesi,  spagnoli, che seguono il blog; non ho potuto reperire la versione coreana, hindi, malese, lituana, russa… ma un grato pensiero va anche a chi parla codeste lingue. E inoltre ai brasiliani, dominicani, irlandesi, belgi, canadesi, cinesi, portoghesi, statunitensi che sono tra i più numerosi, peruviani, argentini, giapponesi… I puntini di sospensione sono di auspicio. 

O vuoi vedere che ho fatto i conti senza l'oste e tanti visualizzatori del blog sono  molto più familiarmente siciliani sparsi per il mondo? Grato sempre, comunque.    

Noi siciliani siamo fatti così, nella lontananza scopriamo amori insospetttati, è nella vicinanza che stridono certe disarmonie.






Versione italiana:
Chi fa il conto senza l’oste, gli convien farlo due volte

Versione latina:
Frustra putat, qui secum rationes putat.
Variante:
Frustra secum rationes putare. (Terentius, Adelphoe  208)

Versione francese:
Qui compte sans son hôte, compte deux fois.
Variante:
Qui sans l’imprévu compte / Maintes fois se mécompte.

Versione spagnola:
Echar los cuentos sin la huéspeda.

Versione tedesca:
Wer die Rechnung ohne den Wirt macht, / der muss zie zweimal machen.

Inglese:
He that reckons without his host, must reckon again
Variante:
Reckoners without htheir host must reckon twice.


Versione dialettale siciliana:
Sanzichitè, ca morsi ‘a nanna!

            Assai misterioso modo di dire, dall’interpretazione rischiosa che potrebbe portare a strane illazioni. E cioè: “Chi era” o “Cos’era” questo sanzichitè? Un ragazzo? Un avverbio? Ma perché un avverbio dovrebbe gioire per la morte della nonna?
            Tutto diventa chiaro se si tiene conto dello zampino francese.”Sans se quitter” (non muoversi; fermi tutti) che la morte della nonna manda all’aria i nostri piani.

Enna per modi di dire. Proverbi. Modi di dire e di fare. Tiritere. Nonsensi. E altro ancora, a cura di Umberto Domina, Il Papiro Editrice, Enna, senza data, pagg. 101-2.



 





4 commenti:

  1. Che bello scoprire altre parole siciliane che provengono dalle nostre varie dominazioni. La prima volta (a parte i famosi cugini siciliani di "abat-jour" e "brioche")è stato quando mi hanno detto che in spagnolo "cuttigghiari" si dice "cotillear".

    Un abbraccio da chi ti segue oltre la Manica!

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  2. Grazie, Serena, condivido il piacere della scoperta di nuove ovvero antiche parole e modi espressivi come se fossero scoperte geografiche!

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  3. La versione Portoghesa di fare i conti senza l´oste sarebbe : Nâo contar com o ovo no cu da galinha .

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  4. Molti dei proverbi o modi di dire spagnoli e portoghesi , nonostante siano " stranieri " essendo molte volte legati al mondo rurale , li sento cosí nostri , che se li traduco in siciliano .... lo sembrano davvero , ne cito appena uno . E chi vua ammucciari lu suli cu lu crivu ?

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